Situazione patrimoniale del Paese: Rete e Mdsi su odg bocciato
Uno di questi chiedeva di evitare che per far fronte alla situazione patrimoniale del sistema bancario vengano prese decisioni in modo unilaterale e all’insaputa della cittadinanza.
Si chiedevano due cose:
1-di attivare un percorso di approfondimento di un ventaglio di opzioni da portare poi all'attenzione delle associazioni di categoria e delle forze sociali attraverso una apposita audizione. In sintesi: abbiamo chiesto condivisione per valutare insieme le possibili soluzioni per affrontare con buon senso la gestione della situazione bancaria;
2-di evitare che scelte determinanti per il nostro paese vengano intraprese senza un passaggio in Consiglio Grande e Generale con una maggioranza qualificata (cioè con il voto favorevole di 39 consiglieri). Si chiedeva infatti di rendere nulla qualsiasi scelta che venga fatta da istituzioni, società o enti partecipati dallo stato, come ad esempio Banca Centrale, senza una preventiva fase di approfondimento. Questo perché il rischio concreto è che si percorra la strada dell'indebitamento attraverso decisioni prese fuori dall'aula consiliare.
La proposta è stata bocciata senza troppe spiegazioni né confronti: come in altri casi, saremmo stati disponibili ad eventuali modifiche al testo ma nessuna proposta è arrivata dalla maggioranza.
D’altronde non è la prima volta che, al momento di mettere nero su bianco un percorso condiviso, la maggioranza fa dietrofront e si chiude nella sua autoreferenzialità.
Si concretizza il rischio gravissimo che scelte determinanti per la storia ed il futuro del nostro paese vengano prese nelle stanze dei bottoni e calate dall’alto a giochi fatti.
Eppure siamo consapevoli che la strada che il governo ha intrapreso, frutto di scelte unilaterali, di non chiarezza sugli obiettivi e di coinvolgimento di personaggi quantomeno discutibili, non sia la strada giusta ma, soprattutto, non sia l'unica strada percorribile.
Secondo noi esistono soluzioni alternative capaci di fornire una prospettiva virtuosa e soprattutto di tutelare i risparmi dei sammarinesi, i fondi pensione presenti nelle banche ed i posti di lavoro, ma manca la volontà politica di prenderle in considerazione.
Movimento RETE
Movimento Democratico San Marino Insieme