La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri esprime rinnovata soddisfazione per la tradizionale Cerimonia di Insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, che ha confermato l’alto livello di partecipazione e di riscontro, interno e internazionale, rinsaldando i principi e i valori su cui si fonda. I nuovi Capitani Reggenti, Sua Eccellenza Oscar Mina e Sua Eccellenza Paolo Rondelli, hanno prestato oggi il proprio giuramento e si sono solennemente insediati dinnanzi ad una platea particolarmente qualificata. Da ieri in visita sul Titano, la Ministra per la Giustizia della Repubblica Italiana, Marta Cartabia, ha svolto oggi l’alto ruolo di Oratore Ufficiale della Cerimonia di Investitura. La Ministra Cartabia, accompagnata da un’alta delegazione politico-diplomatica, è stata accolta, nella serata di ieri, a Palazzo Begni dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari e dal Segretario di Stato per la Giustizia Massimo Andrea Ugolini, alla presenza delle rispettive Delegazioni. Nel corso dell’articolato e amichevole colloquio, sono stati ripercorsi i passi più recenti tra le Parti, che hanno impresso una sensibile accelerazione alla collaborazione in ambito giudiziario, favorendo la realizzazione di due importanti accordi. Al termine dei colloqui e prima della firma dell’Accordo relativo al reciproco riconoscimento ed esecuzione delle decisioni giudiziarie in materia di misure alternative alla detenzione, sanzioni sostitutive di pene detentive, liberazione condizionale e sospensione condizionale della pena, firmato proprio nella giornata di ieri con l’omologo Segretario di Stato per la Giustizia, Massimo Andrea Ugolini, il Segretario di Stato Luca Beccari ha conferito alla Ministra Marta Cartabia l’Onorificenza del grado di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre di Sant’Agata. La visita della Ministra si inscrive nell’ambito del nuovo corso delle relazioni bilaterali, che oggi consentono di interloquire e di confrontarsi al più alto livello ministeriale sui principali dossier in ambito economico, politico, sociale e culturale. Non è un caso che, proprio nella giornata di ieri, dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, è pervenuta la conferma dei “ grandi passi avanti con il Titano”, richiamando gli storici incontri bilaterali dello scorso anno a Roma, confluiti nella visita di Stato dei Capitani Reggenti, il 27 maggio, al Presidente della Repubblica. Di pari passo con la rinnovata attestazione di vicinanza e di condivisione da parte dell’amica Repubblica Italiana e del sostegno pienamente riconfermato anche nel percorso negoziale in corso per il processo di maggiore integrazione europea, si richiama la peculiare posizione assunta dai rappresentanti della più ampia comunità di Stati, che, partecipando al semestrale appuntamento istituzionale, hanno voluto tributare alla Repubblica e alle sue Istituzioni, il plauso per il più recente cammino e per le conseguenti decisioni assunte dinnanzi alle sfide globali. Da parte degli alti plenipotenziari, l ‘unanime riconoscimento del ruolo incisivo e ancorato alle più recenti dinamiche globali, assunto con determinazione da San Marino in rapporto all’aggressione militare in Ucraina: unanime l’accoglimento delle strategie adottate dalla Repubblica per allinearsi alla politica sanzionatoria adottata dai Paesi membri della Ue e dai Paesi terzi, pur nel mantenimento dei principi cardine, volti a riconoscere la necessità che alle armi si frappongano gli strumenti della diplomazia e della mediazione politica. Non è mancata la più sincera gratitudine e l’ammirazione per la tempestiva risposta di San Marino all’appello umanitario nei confronti dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra. A tal riguardo, un vivo e profondo interesse, riportato anche nei discorsi ufficiali pronunciati in questa giornata, è stato indirizzato al sensibile progetto di accoglienza, coordinato dal Dipartimento Affari Esteri, su forte impulso della stessa Segreteria di Stato che, ad oggi, in conformità con le più recenti normative adottate, ha consentito di accogliere 300 cittadini ucraini, ai quali vengono assicurati servizi e beni essenziali ad un soggiorno in Repubblica, in attesa che possano rientrare in Patria. “Sono particolarmente soddisfatto del valore e della meritata considerazione attribuiti alla Repubblica dall’ampio concerto delle Nazioni oggi qui rappresentate. Tale riconoscimento dà atto di un percorso avviato, rassicura sulle scelte effettuate e fornisce ulteriori stimoli per proseguire in direzione di una progressiva visibilità e autorevolezza internazionali. In tale ambito si colloca altresì la percezione avuta dalla comunità di Stati sul ruolo che la Repubblica assume, nel dimostrare un concetto di neutralità attiva particolarmente moderno e proprio di un’entità statuale fiera della propria sovranità. Un concetto, richiamato da più parti, che consente a San Marino di realizzare un significativo passo in avanti e di testimoniare, con la forza del diritto, interno e internazionale, e avvalorata dalle sue tradizioni, come uno Stato sia fermamente ancorato ai suoi principi di contrarietà alla guerra e di necessario richiamo agli strumenti della diplomazia, nello svolgimento di un ruolo neutrale e non passivo. Un ruolo che gli consente di porsi in posizione di rispetto e di richiamo agli interessi esclusivi della pace e della soluzione negoziale delle controversie. San Marino può e deve promuovere questi valori che vanno ben oltre gli schieramenti di Parte e le strategie geopolitiche, e che sono riconducibili alle sue prerogative libertarie e sovrane, non negoziabili ma da esportare con orgoglio e fierezza”.
c.s. Segreteria di Stato Affari Esteri