“Per aver portato in tutto il mondo e fino al podio olimpico la passione genuina del bambino che correva dietro a una palla a spicchi sui campi di Rimini. Grazie Alex”.
Passione, lavoro, successo: queste le tre parole chiave della carriera del cestista Alex Righetti, sbocciata a Rimini indossando la casacca del club della sua città, poi decollata fino a raggiungere il sogno più grande di ogni sportivo, disputare un’Olimpiade, riuscendo nell’impresa di mettersi al collo la medaglia d’argento. Un’avventura nel basket agonistico che si è chiusa la scorsa primavera al termine della 23esima stagione professionistica e che è stata ripercorsa nel corso dell’incontro ospitato questa mattina in Residenza Comunale, durante il quale l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini ha consegnato all’atleta azzurro una targa come omaggio e ringraziamento da parte della città.
“Nando, il custode del palazzetto dello sport, era costretto ad alzare i canestri per farmi andare via – ricorda Alex Righetti, figlio del grande campione di pugilato Alfio – Avevo un sogno e volevo inseguirlo a tutti i costi, lo vivevo in maniera quasi assillante, con tanta passione. La fortuna mi ha aiutato, ma ci ho messo parecchio del mio. Oggi che alleno una squadra under 18, mi chiedo se questi ragazzi hanno davvero dei sogni e se sto facendo abbastanza per sprornarli. Avere la forza di realizzare un proprio desiderio è importante non solo nello sport, ma nella vita. Ringrazio la città per questo riconoscimento: queste sono le mie radici, a Rimini sarò sempre legato. E ovviamente ringrazio la mia famiglia, che mi ha sempre supportato”.
“Questo riconoscimento è per Alex, ma indirettamente va a tutta la famiglia Righetti, che tanto ha dato allo sport riminese e italiano – sottolinea l’assessore Brasini – Alex è uno degli ultimi rappresentanti di una grande generazione di cestisti nati dal vivaio riminese. Penso a Myers, a Ferroni, solo per citarne un paio. Il nostro basket per rialzarsi dovrebbe ripartire proprio da lì, dai vivai, cercando di valorizzare e far emergere gli atleti più meritevoli”.
Alex Righetti è cresciuto nelle giovanili del Basket Rimini, debuttando in prima squadra prima ancora di compiere i 17 anni. Con la casacca del Rimini ha conquistato una promozione nella massima serie nel 1997, per poi debuttare con la Pepsi nelle coppe europee. A Rimini rimase fino al 2000, per poi passare alla Virtus Roma. Durante la sua carriera, Righetti ha vinto una Supercoppa Italiana (con la Virtus Roma), una Coppa Italia (Avellino), un Eurochallenge (Virtus Bologna). Ben 114 le presenze collezionate in Nazionale maggiore (nel 1998 il debutto), con cui ha ottenuto un bronzo europeo in Svezia nel 2003 e soprattutto la splendida medaglia d’argento conquistata ai Giochi Olimpici di Atene 2004 dalla squadra guidata da coach Recalcati. In virtù di questo risultato è stato nominato insieme agli altri azzurri Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. L’ultima stagione ha giocato con l’Eurobasket di Roma (serie A2), allenato dall’ex compagno di squadra Davide Bonora, di cui quest’anno è stato il vice coach, fino all’esonero del primo allenatore. Attualmente guida la formazione under 18 elite del club capitolino.
comunicato stampa
Passione, lavoro, successo: queste le tre parole chiave della carriera del cestista Alex Righetti, sbocciata a Rimini indossando la casacca del club della sua città, poi decollata fino a raggiungere il sogno più grande di ogni sportivo, disputare un’Olimpiade, riuscendo nell’impresa di mettersi al collo la medaglia d’argento. Un’avventura nel basket agonistico che si è chiusa la scorsa primavera al termine della 23esima stagione professionistica e che è stata ripercorsa nel corso dell’incontro ospitato questa mattina in Residenza Comunale, durante il quale l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini ha consegnato all’atleta azzurro una targa come omaggio e ringraziamento da parte della città.
“Nando, il custode del palazzetto dello sport, era costretto ad alzare i canestri per farmi andare via – ricorda Alex Righetti, figlio del grande campione di pugilato Alfio – Avevo un sogno e volevo inseguirlo a tutti i costi, lo vivevo in maniera quasi assillante, con tanta passione. La fortuna mi ha aiutato, ma ci ho messo parecchio del mio. Oggi che alleno una squadra under 18, mi chiedo se questi ragazzi hanno davvero dei sogni e se sto facendo abbastanza per sprornarli. Avere la forza di realizzare un proprio desiderio è importante non solo nello sport, ma nella vita. Ringrazio la città per questo riconoscimento: queste sono le mie radici, a Rimini sarò sempre legato. E ovviamente ringrazio la mia famiglia, che mi ha sempre supportato”.
“Questo riconoscimento è per Alex, ma indirettamente va a tutta la famiglia Righetti, che tanto ha dato allo sport riminese e italiano – sottolinea l’assessore Brasini – Alex è uno degli ultimi rappresentanti di una grande generazione di cestisti nati dal vivaio riminese. Penso a Myers, a Ferroni, solo per citarne un paio. Il nostro basket per rialzarsi dovrebbe ripartire proprio da lì, dai vivai, cercando di valorizzare e far emergere gli atleti più meritevoli”.
Alex Righetti è cresciuto nelle giovanili del Basket Rimini, debuttando in prima squadra prima ancora di compiere i 17 anni. Con la casacca del Rimini ha conquistato una promozione nella massima serie nel 1997, per poi debuttare con la Pepsi nelle coppe europee. A Rimini rimase fino al 2000, per poi passare alla Virtus Roma. Durante la sua carriera, Righetti ha vinto una Supercoppa Italiana (con la Virtus Roma), una Coppa Italia (Avellino), un Eurochallenge (Virtus Bologna). Ben 114 le presenze collezionate in Nazionale maggiore (nel 1998 il debutto), con cui ha ottenuto un bronzo europeo in Svezia nel 2003 e soprattutto la splendida medaglia d’argento conquistata ai Giochi Olimpici di Atene 2004 dalla squadra guidata da coach Recalcati. In virtù di questo risultato è stato nominato insieme agli altri azzurri Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. L’ultima stagione ha giocato con l’Eurobasket di Roma (serie A2), allenato dall’ex compagno di squadra Davide Bonora, di cui quest’anno è stato il vice coach, fino all’esonero del primo allenatore. Attualmente guida la formazione under 18 elite del club capitolino.
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