STIPENDI E CONTRIBUTI: USL CHIEDE IL RISPETTO DELLE REGOLE
Una situazione allarmante che denunciamo da tempo: infatti sempre più realtà private, oltre ad essere in ritardo con il pagamento degli stipendi, non versano i contributi previdenziali relativi ai propri dipendenti da molto tempo. Così facendo molti lavoratori potrebbero ritrovarsi con grossi ammanchi contributivi, scoprirlo solo al momento della pensione e trovarsi a lavorare con pagamenti degli stipendi fortemente posticipati o addirittura mai avvenuti.
Per questo siamo in attesa di una modifica normativa, già concordata durante l’incontro con il Segretario di Stato per il Lavoro, al fine di risolvere una problematica che rischia di mettere in seria difficoltà i lavoratori che, avendo trovato un lavoro che li pone nella condizione di non essere più in ammortizzatore sociale, non vengono retribuiti, e quindi si trovano senza fonte di sostentamento.
“Qualora una ditta risulti inadempiente, non deve, secondo USL, procedere a nuove assunzioni finchè non sarà regolarizzata la situazione contributiva, poiché il lavoro è sì un dovere, ma anzitutto un diritto, così come è un diritto ricevere una giusta retribuzione e i contributi adeguati”, dichiara il Segretario Industria e Artigianato Francesca Busignani.
Chiediamo pertanto alle Segreterie competenti di emanare una normativa che fornisca agli uffici preposti tutti gli strumenti per poter operare con efficacia e sanare tale situazione in tempi celeri.