Studenti da realtà come il Politecnico di Milano e lo IUAV di Venezia al 1° concorso in Interaction & Experience Design dell’Università di San Marino
Una serie di progetti che hanno interessato temi come la comunicazione 'paziente - operatore' nel contesto sanitario e il contrasto allo spreco alimentare ha caratterizzato la prima edizione del concorso nazionale organizzato dall’Università degli Studi della Repubblica di San Marino nell’ambito dell’Interaction & Experience Design, disciplina nella quale vengono studiati ed elaborati sistemi sempre più avanzati per permettere alle persone una facile interazione con gli strumenti tecnologici. Ad aggiudicarsi il primo premio è stata Paola Moroni, che ha proposto una soluzione ad alcune difficoltà di apprendimento dei bambini attraverso l’utilizzo di strumenti interattivi: il suo progetto si basa infatti su un kit del quale fanno parte oggetti di diverse forme e dimensioni, ispirati da alcuni fra i simboli più utilizzati a scuola, come frecce e cerchi. Seguendo le istruzioni contenute in un’app elaborata per tablet e simili, i giovanissimi possono comprendere con maggiore immediatezza concetti che riguardano, per esempio, le forme e la geometria, grazie a un’esperienza che unisce interazioni fisiche e digitali. Al contest hanno partecipato studenti e laureati provenienti da realtà accademiche come il Politecnico di Milano e quello di Torino, lo IUAV di Venezia e l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Faenza (ISIA), valutati da una giuria composta da Alessandra Bosco, direttrice del corso di laurea magistrale in Interaction & Experience Design dell’Ateneo sammarinese, Loredana Bontempi, co-fondatrice della realtà milanese Parco Studio, Serena Cangiano, di staff alla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI), Paolo Rigamonti, socio dello Studio Limiteazero, e Michele Zannoni, docente dell’Università di Bologna. Un gruppo di studenti e laureati del percorso formativo diretto da Bosco ha inoltre assegnato tre menzioni d’onore per i progetti che più si sono distinti negli ambiti della sostenibilità, dell’innovazione e della facilità d’uso: “Il concorso - spiega l'accademica - ha rappresentato innanzitutto una preziosa occasione di crescita nel campo della conoscenza per tutti, dai partecipanti ai membri delle giurie, coinvolgendo studenti, progettisti e scuole che quotidianamente operano in quest’ambito”. Positivo anche il commento della vice direttrice del programma di studi, Silvia Gasparotto: “Con questa prima edizione abbiamo iniziato un percorso che si svilupperà nei prossimi anni con l’obiettivo di coinvolgere ancora più studenti e scuole, facendo emergere le molteplici potenzialità offerte dall’Interaction e dall’Experience Design”. La premiazione si è svolta il 5 luglio.
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