Ieri una sessione di laurea che ha interessato dieci iscritti ai corsi in Ingegneria Civile e Costruzioni e Gestione del Territorio
Le potenziali conseguenze di fenomeni come il maltempo e i terremoti sulla passerella che caratterizza il confine di Dogana lungo la Superstrada sono state al centro della sessione di laurea che ieri, lunedì 19 ottobre, ha coinvolto dieci studenti dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino: quattro iscritti al programma in Ingegneria Civile e sei al percorso formativo Costruzioni e Gestione del Territorio, dedicato ai geometri. Durante l'appuntamento sono stati presentati inoltre un'analisi sulla stabilità delle aree calanchive del Titano e uno studio della vulnerabilità sismica di un edificio scolastico di Macerata.
Nello specifico, le analisi svolte da Luca Cambria sulla passerella pedonale di Dogana hanno interessato una serie di prove dinamiche attraverso le quali sono stati identificati i ‘modi di vibrare’ della struttura, monitorando comportamenti come flessioni e torsioni: “Questa tesi - spiega il direttore del corso di laurea, Angelo Marcello Tarantino - ha interessato uno dei simboli moderni di San Marino a livello ingegneristico e permesso fra le altre cose di identificare parametri che permetteranno la creazione di un database utile per il monitoraggio della salute strutturale dell'opera”.
Il progetto sulle opere di bonifica calanchiva del Titano ha invece fornito elementi utili per capire quali aree sono stabili e quali invece mostrano segni di degrado: “Lo studio curato da Giulia Sammarini - commenta l’accademico - ha interessato in particolare il Fosso dei Laghi e il Fosso della Riva. Grazie a un ampio studio parametrico è stato possibile individuare possibili soluzioni progettuali per la stabilizzazione delle aree interessate. Questo lavoro rientra nell’ambito di una proficua collaborazione tra il nostro programma formativo, che si concentra in particolare sull’Ingegneria antisismica e la sostenibilità ambientale, e l’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici (AASLP), con il coinvolgimento della Protezione Civile”.
Presentato inoltre uno studio della vulnerabilità sismica che ha interessato un edificio scolastico di Macerata, curato da Federico Maiani. All’interno dell’analisi, alcune proposte per intervenire sulla struttura alla luce dei risultati ottenuti: “Dal XIX rapporto di Legambiente sulle scuole italiane si evince che il 40% del costruito è stato realizzato tra il 1941 e il 1974 in assenza di norma sismica”, ricorda Tarantino. “L’edificio analizzato è quindi rappresentativo di una larga parte del patrimonio esistente. Per l'adeguamento sismico è stato valutato l’isolamento alla base, che permette la tutela della sovrastruttura e degli elementi non strutturali”.
Le iscrizioni ai corsi di laurea triennale in Ingegneria Civile sono aperte fino al 31 ottobre, quelle al percorso magistrale chiudono il 30 dicembre.
Comunicato stampa
UniRSM