Sulla situazione di questi giorni, ecco alcune riflessioni del Presidente del Comites
In un momento come questo, difficile ed eccezionale, i cittadini italiani residenti a San Marino, esprimono alcune pressanti esigenze. Mi chiedo: cosa ci aspettiamo noi cittadini Italiani da San Marino e dai nostri rappresentanti politici Italiani? Non certo un vaccino non riconosciuto ancora dall’EMA e quindi dall’AIFA. Quindi se si vuole essere produttivi, tutti dovremmo spingere su un riconoscimento che è indispensabile per tutelare tutta la popolazione. D’altro canto, la legge sanitaria è chiara e limpida, e dichiara che ciascuno ha il diritto sanitario legato alla residenza; pertanto necessità che un eventuale aiuto fra i due stati transiti tramite omologhi Ministri ( Segretari di Stato) della Sanità dei due Stati. Altre situazioni possono solo creare frizioni non necessarie e che potrebbero danneggiare i residenti che sono più in difficoltà. Non a caso, parlo di residenti e non di cittadini, proprio per sottolineare che il diritto sanitario non può e non deve fare differenza fra cittadini di paesi diversi. A questa esigenza va dedicata una seria attenzione specie sul fronte mediatico, dato che in questi giorni si sono accese forti polemiche sui social per un’errata comunicazione; sicuramente avvenuta in buona fede, ma che non è sfuggita ai leoni da tastiera. Ci sentiamo imbarazzati da certe telefonate e articoli di giornale, quando poi si vede che le persone interessate non hanno le deleghe per quello che propongono. Così facendo, si rischia di far passi indietro nella costruzione quotidiana di un positivo rapporto di buon vicinato. Al Segretario Teodoro Lonfernini rivolgerei la pressante richiesta di aiutarci sul percorso europeo, accelerando una soluzione alle nostre richieste, per togliere la discriminante di RINUNCIA ALLA CITTADINANZA DI ORIGINE all’atto della naturalizzazione e inserendo la partecipazione degli “stranieri residenti” nelle amministrative. E ancora: chiederemmo anche di agire sulla armonizzazione delle assunzioni dei cittadini italiani, che nel suo decreto trova una stridente contraddizione con quello che l’Europa propone e con le recenti osservazioni dell’ECRI ( Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza). Il percorso Europeo potrà portare risorse importanti a San Marino, e a tutti i residenti! Per questo è necessario lavorare seriamente in ambiti di specifiche competenza, con un impegno serio e consapevole sul territorio a favore anche dei soggiornanti ( il soggiornante per l’Italia risulta residente all’estero, mentre per San Marino risultano residenti in Italia creando così un vulnus giuridico ) . Come da tempo denunciamo noi del COM.IT.ES, serve una regolamentazione più equa fra i nostri due Stati, perché la mancanza di armonizzazione legislativa crea difficoltà a queste persone, difficoltà gravi sul piano delle tempistiche e ancora di più oggi, quando e emergenze del COVID evidenziano tutti i limiti normativi delle regole in vigore. La sanità lasciamola gestire a chi ha le deleghe per farlo. Mi spiace notare questa confusione istituzionale che non fa bene a nessuno, specie sul lato Italiano, che rischia di essere controproducente rispetto a quello che si dichiara di voler fare. Si spera che al più presto si possa iniziare un percorso di informazione / formazione e dibattito con la cittadinanza per risolvere le questioni cogenti.
Il Presidente del Comites Diego Renzi Il presidente del COMITES