SUMS femminile, conferenza su buon sonno e invecchiamento attivo: i consigli dello psicologo per dormire bene

SUMS femminile, conferenza su buon sonno e invecchiamento attivo: i consigli dello psicologo per dormire bene.

La SUMS femminile ha realizzato, lo scorso martedì con buona affluenza di pubblico, la conferenza del giovane Dottore in Psicologia, Luca Canini, sul BUON SONNO E L’ INVECCHIAMENTO ATTIVO. L’interesse per l’argomento ha suggerito a presentare alla pubblica opinione, attraverso i giornali locali ed i media, un report di quanto è stato trattato durante l’incontro. Ampio apprezzamento al dott. Canini per i suoi studi verso i problemi esistenziali della comunità.

“Il sonno rappresenta una delle funzioni vitali oltre ad aria, acqua, e cibo. È quindi chiaro che si tratti di un comportamento estremamente importante, che altrimenti non avremmo sviluppato nei milioni di anni di evoluzione. È inoltre un comportamento che occupa circa un terzo della nostra vita, ed è comune non solo ai mammiferi ma anche altre specie animali. La ricerca si è occupata quindi dapprima di studiare il fenomeno, poi di definirlo e comprenderlo e poi cercare di tutelare la qualità del sonno negli esseri umani. Le conseguenze di una cattiva qualità del sonno sono varie e debilitanti. Tra queste sono state ricordate una diminuzione delle risorse cognitive (memoria, attenzione, difficoltà di concentrazione etc.), ma anche problemi relativi alla regolazione delle emozioni, come una maggiore irritabilità e un incremento nell’ansia e nei sintomi depressivi. Alla mancanza di sonno corrispondono inoltre un maggiore rischio di malattie cardiovascolari, diabete ed altre malattie fisiche. Con l’avanzare dell’età, il bisogno e tipo di sonno è soggetto ad un cambiamento normale, che include una preferenza verso ritmi mattutini, maggiore presenza di sonnellini diurni e una generale riduzione del tempo totale di sonno, che risulta maggiormente frammentato e superficiale (per esempio con maggiori risvegli notturni e fatica a ri-addormentarsi e un sonno meno “profondo”). Sono stati quindi proposti dei consigli basati sulla letteratura scientifica per migliorare in autonomia la propria qualità del sonno:

Fattori ambientali:

Ottimizzazione del programma di sonno:

Ottimizzazione del programma di sonno:


Adottare abitudini favorevoli al sonno durante il giorno:

Creare una routine pre-sonno:

Oltre ai suoi legami con la salute fisica, mentale ed emotiva, la qualità del sonno svolge un ruolo cruciale nel benessere psicologico in età avanzata. Gli studi in letteratura hanno ripetutamente dimostrato un legame tra una buona qualità del sonno e il benessere psicologico e come un sonno scarso sia associato a una minore qualità della vita. Per quanto riguarda gli anziani senza disturbi clinici, anche semplici cambiamenti nella routine quotidiana si sono dimostrati efficaci nel migliorare la qualità del sonno; dal rilassamento assistito dalla musica, all'aromaterapia, all'igiene del sonno (ovvero delle lezioni per insegnare alla popolazione l’importanza del sonno e delle strategie per aumentarne la qualità). Dato il legame consolidato tra la qualità del sonno, salute e benessere psicologico, questi tentativi di migliorare la qualità del sonno dovrebbero essere promossi come mezzo per produrre miglioramenti anche in altri aspetti legati alla salute. In sintesi, dormire bene significa sentirsi bene, il che, a sua volta, contribuisce a un invecchiamento sano e complessivamente di successo. “

C.s. Sums femminile

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