Tagli ai centri estivi per disabili e Relazioni sindacali con il Comune di Rimini
Abbiamo, pertanto, un Presidente che vende quote delle partecipate pubbliche col nobile intento, a suo dire, di investire risorse nell'educazione e un Sindaco, uniti nella stessa persona, che esternalizza nidi e scuole materne e taglia, ora, sui centri estivi per i disabili delle scuole elementari e medie. Un fatto grave, gravissimo, che va a colpire le persone più deboli e che più di altre dovrebbero essere protette, una decisione assunta senza preavviso e senza discuterne con le famiglie. Chiediamo che siano ascoltate le ragioni dei genitori e che non si proceda con il taglio sui centri estivi.
Come organizzazioni sindacali territoriali veniamo da mesi di proteste, da richieste di incontri rimaste senza risposte, sulla crisi economica, sui temi occupazionali, sul welfare, sulla scuola. C'è una tendenza tipica dei nostri tempi che giudichiamo molto pericolosa ed è quella di considerare i corpi intermedi, organizzazioni di rappresentanza, associazioni, partiti, movimenti di opinione, un intralcio al governo, dimenticando il contributo che questi soggetti hanno dato e danno, anche nel nostro Paese, alla coesione sociale e allo sviluppo sociale ed economico.
Non saremo noi a smettere di esercitare la responsabilità sociale che ci è stata affidata in virtù della rappresentanza che ci è propria, lo faremo presidiando gli ambiti di partecipazione dei cittadini, facendoci portavoce delle loro istanze nei confronti delle Istituzioni, contribuendo a trovare le risposte alle loro domande e ai loro bisogni.
Dopo molto tempo abbiamo ricevuto proprio oggi il consenso del Sindaco di Rimini ad incontrarci, auspichiamo che ne scaturisca un confronto proficuo che giustifichi il Protocollo sulle Relazioni Sindacali che abbiamo firmato, CGIL CISL UIL e Comune di Rimini, il 4 marzo 2016.