È un percorso di riflessione e prevenzione su droga e tossicodipendenze. Lo portano avanti autonomamente, accompagnati e seguiti dai loro docenti, gli studenti della classi seconde e terze del Liceo Pedagogico “Manara Valgimigli” (indirizzo in scienze umane) di Rimini.
Un percorso che prevede visite alla comunità di san Patrignano e incontri e dibatti, con relatori scelti direttamente dai ragazzi. Sono stati loro a invitare il giornalista e scrittore, Sergio Barducci. Al centro dell’appuntamento, svoltosi ieri (17 dicembre) nell’aula magna del Liceo classico Giulio Cesare, l’ultimo libro di Barducci: “Ti parlo di Noi” (Minerva Edizioni, 152 pagine).
Il romanzo è la storia di una famiglia per bene, i cui rapporti relazioni e affetti, subiscono l’impatto devastante della droga. Il romanzo attraversa con i suoi capitoli gli anni ’80, quelli dell’epidemia tossicodipendenza, di un fenomeno nuovo e drammatico di fronte al quale la nostra società, forse oggi come allora, era impreparata. Ma non c’è ombra di fiction in “Ti parlo di noi”. È il racconto di una storia vera, che ha attraversato una famiglia normale. E’ la vicenda umana di persone per bene e che, in particolare, coinvolge due fratelli. Il più piccolo vittima degli stupefacenti e della dipendenza, il maggiore impegnato a proteggerlo da quel “dolore evitabile”, come viene definita dallo psichiatra Vittorino Andreoli nella sua prefazione. Una vicenda destinata a concludersi con l'ingresso in comunità, San Patrignano, e che apre alle ultime e intense pagine del romanzo.
“I ragazzi hanno letto il mio racconto e lo hanno trovato interessante. Anche se la storia parla degli anni ’80, lo hanno travato vicino alla loro sensibilità e a ciò che gli accade intorno – spiega Sergio Barducci – Mi hanno chiesto cosa accade in una famiglia, nelle sue relazioni, quando ci si trova a fare i conti con la droga. In particolare come è possibile aiutare che ci è finito dentro. Un problema che si può affrontare con successo oggi come allora. Temi che i ragazzi sentono vicini e che vogliono conoscere e approfondire”
Un percorso che prevede visite alla comunità di san Patrignano e incontri e dibatti, con relatori scelti direttamente dai ragazzi. Sono stati loro a invitare il giornalista e scrittore, Sergio Barducci. Al centro dell’appuntamento, svoltosi ieri (17 dicembre) nell’aula magna del Liceo classico Giulio Cesare, l’ultimo libro di Barducci: “Ti parlo di Noi” (Minerva Edizioni, 152 pagine).
Il romanzo è la storia di una famiglia per bene, i cui rapporti relazioni e affetti, subiscono l’impatto devastante della droga. Il romanzo attraversa con i suoi capitoli gli anni ’80, quelli dell’epidemia tossicodipendenza, di un fenomeno nuovo e drammatico di fronte al quale la nostra società, forse oggi come allora, era impreparata. Ma non c’è ombra di fiction in “Ti parlo di noi”. È il racconto di una storia vera, che ha attraversato una famiglia normale. E’ la vicenda umana di persone per bene e che, in particolare, coinvolge due fratelli. Il più piccolo vittima degli stupefacenti e della dipendenza, il maggiore impegnato a proteggerlo da quel “dolore evitabile”, come viene definita dallo psichiatra Vittorino Andreoli nella sua prefazione. Una vicenda destinata a concludersi con l'ingresso in comunità, San Patrignano, e che apre alle ultime e intense pagine del romanzo.
“I ragazzi hanno letto il mio racconto e lo hanno trovato interessante. Anche se la storia parla degli anni ’80, lo hanno travato vicino alla loro sensibilità e a ciò che gli accade intorno – spiega Sergio Barducci – Mi hanno chiesto cosa accade in una famiglia, nelle sue relazioni, quando ci si trova a fare i conti con la droga. In particolare come è possibile aiutare che ci è finito dentro. Un problema che si può affrontare con successo oggi come allora. Temi che i ragazzi sentono vicini e che vogliono conoscere e approfondire”
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