![Tiziano Arlotti](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/ee/ee997219f1f7dfeb05eafcd1cec04b7acff7f0e7190812.jpg)
Uno dei passaggi più importanti della legislatura, che dà finalmente una risposta dopo decenni alle richieste di associazioni, mondo no-profit e volontariato: la Camera ha approvato ieri in via definitiva la Riforma del Terzo Settore.
“Si tratta di una riforma organica che anche a livello riminese ha coinvolto in un approfondito confronto le associazioni di volontariato e la cooperazione no-profit - ricorda Arlotti -. Un provvedimento molto atteso anche nel nostro territorio, in cui Consorzio Sociale Riminese (che da solo nelle cooperative di tipo B dà lavoro a oltre 1000 persone di cui 40% svantaggiate), il Forum del Terzo Settore Provinciale, Volontarimini ed esperienze diffuse rappresentano un prezioso “capitale sociale” che ha contribuito ad apportare significative correzioni e integrazioni al testo finale della riforma. Il Terzo settore rappresenta una delle realtà economiche, sociali e giuridiche più rilevanti e dinamiche del nostro Paese”.
Obiettivo della legge è creare un sistema che favorisca la partecipazione attiva e responsabile delle persone, valorizzando il potenziale di crescita sociale e occupazionale presente nel campo dell’economia sociale. “Il provvedimento riforma organicamente la disciplina di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo non-profit, fondazioni, imprese sociali – spiega il deputato -. La legge delega il Governo a varare nei prossimi 12 mesi i decreti legislativi in cui saranno previsti la stesura di un Codice del Terzo Settore con le disposizioni generali applicabili a tutti gli enti, la definizione delle forme e delle modalità di organizzazione, amministrazione e controllo, nonché le modalità di tutela dei lavoratori e della loro partecipazione ai processi decisionali; un Registro nazionale del Terzo Settore; l’armonizzazione della normativa sul volontariato e promozione sociale anche in collaborazione con le scuole, valorizzando l’esperienza dei volontari in ambito formativo e lavorativo”.
“Verrà inoltre rivista la disciplina che riguarda le imprese sociali, con l’aumento delle categorie di lavoratori svantaggiati per realizzare nuove forme di inclusione; si passerà dal servizio civile nazionale ad universale, prevedendo uno specifico status giuridico per i volontari e consentendone l’apertura anche ai cittadini stranieri regolarmente residenti; verrà creato un Consiglio Nazionale del Terzo Settore in cui confluiranno l’Osservatorio nazionale per il volontariato e l’Osservatorio nazionale per l’associazionismo, organismo di consultazione che dovrà valorizzare le reti associative”.
La delega prevede infine la semplificazione della normativa fiscale e l’agevolazione delle donazioni, accanto all’istituzione di una fondazione (Italia Sociale) con lo specifico scopo di favorire l’incontro tra i finanziatori e gli enti beneficiari, dotata di un finanziamento di 1 milione di euro.
“Si tratta di una riforma organica che anche a livello riminese ha coinvolto in un approfondito confronto le associazioni di volontariato e la cooperazione no-profit - ricorda Arlotti -. Un provvedimento molto atteso anche nel nostro territorio, in cui Consorzio Sociale Riminese (che da solo nelle cooperative di tipo B dà lavoro a oltre 1000 persone di cui 40% svantaggiate), il Forum del Terzo Settore Provinciale, Volontarimini ed esperienze diffuse rappresentano un prezioso “capitale sociale” che ha contribuito ad apportare significative correzioni e integrazioni al testo finale della riforma. Il Terzo settore rappresenta una delle realtà economiche, sociali e giuridiche più rilevanti e dinamiche del nostro Paese”.
Obiettivo della legge è creare un sistema che favorisca la partecipazione attiva e responsabile delle persone, valorizzando il potenziale di crescita sociale e occupazionale presente nel campo dell’economia sociale. “Il provvedimento riforma organicamente la disciplina di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo non-profit, fondazioni, imprese sociali – spiega il deputato -. La legge delega il Governo a varare nei prossimi 12 mesi i decreti legislativi in cui saranno previsti la stesura di un Codice del Terzo Settore con le disposizioni generali applicabili a tutti gli enti, la definizione delle forme e delle modalità di organizzazione, amministrazione e controllo, nonché le modalità di tutela dei lavoratori e della loro partecipazione ai processi decisionali; un Registro nazionale del Terzo Settore; l’armonizzazione della normativa sul volontariato e promozione sociale anche in collaborazione con le scuole, valorizzando l’esperienza dei volontari in ambito formativo e lavorativo”.
“Verrà inoltre rivista la disciplina che riguarda le imprese sociali, con l’aumento delle categorie di lavoratori svantaggiati per realizzare nuove forme di inclusione; si passerà dal servizio civile nazionale ad universale, prevedendo uno specifico status giuridico per i volontari e consentendone l’apertura anche ai cittadini stranieri regolarmente residenti; verrà creato un Consiglio Nazionale del Terzo Settore in cui confluiranno l’Osservatorio nazionale per il volontariato e l’Osservatorio nazionale per l’associazionismo, organismo di consultazione che dovrà valorizzare le reti associative”.
La delega prevede infine la semplificazione della normativa fiscale e l’agevolazione delle donazioni, accanto all’istituzione di una fondazione (Italia Sociale) con lo specifico scopo di favorire l’incontro tra i finanziatori e gli enti beneficiari, dotata di un finanziamento di 1 milione di euro.
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