Toponomastica e rappresentanza di generi, Commissione Pari opportunità: delusione per istanza respinta
La denominazione toponomastica può sembrare un aspetto marginale ma fa parte di quelle azioni continue che, se portate avanti con costanza, cambiano la cultura e il modo di pensare delle persone. Ogni volta che cerchiamo un indirizzo inconsciamente ricordiamo un pezzo di storia, così come ogni volta che ci assentiamo dal lavoro per una Festività Nazionale ricordiamo un tassello della nostra cultura, ogni volta che passeggiamo assaporiamo il valore del nostro territorio. Sono le piccole cose che ci rendono quello che siamo.
L’istanza non chiedeva di cambiare la metà delle denominazioni in pochi mesi o spendendo ingenti somme, punto che la politica ha considerato cruciale nel dibattito consigliare, bensì di riequilibrare con nuove denominazioni e/o ridenominazioni lo squilibrio di genere nella toponomastica, nei tempi e nei modi possibili. Nominare vie, edifici e piazze alle donne della nostra storia è dare loro valore e riconoscibilità, e perché no, anche farle entrare nei libri di storia dove sono spesso dimenticate.
Il Consiglio Grande e Generale nel respingere l’istanza ha deluso molti cittadini e cittadine ma questo diniego non sarà certamente un ostacolo, ma piuttosto uno sprone a chiedere maggiore riconoscimento ed una vera e reale uguaglianza con i nostri concittadini uomini. Non importa quanto tempo ci vorrà.
Commissione per le Pari Opportunità
San Marino