Tosi: I sindaci della Romagna dovrebbero unirsi per difendere il nostro turismo

"Difendiamo il nostro modello turistico, il coprifuoco non è solo una questione di orario ma economica"

Tosi: I sindaci della Romagna dovrebbero unirsi per difendere il nostro turismo.

Mantenere il coprifuoco alle 22 non è solo una questione di orario, ma ci impone una riflessione sul nostro modello turistico fatto di congressuale, parchi tematici, fiere, concerti, mondo dell'intrattenimento serale, buona cucina, shopping a tutte le ore e in tutti i giorni, all'interno come all'esterno, in spiaggia come in collina, di concerti in piazza e di musica all'alba. Ossia tutte le qualità migliori dell'offerta turistica della Romagna hanno subito restrizioni inimmaginabili per la seconda estate consecutiva. Il modello turistico romagnolo merita di essere difeso in maniera più tenace di quanto francamente abbia fatto la Regione e gli schieramenti di sinistra. Non è una difesa sufficiente per il nostro modello turistico, che in Romagna ha cresciuto generazioni e ha garantito il lavoro a tanti, chiedere un'ora in più prima. Un'ora in più non basta! In ballo non c'è la chiusura alle 22 piuttosto che alle 23 o a mezzanotte. In ballo, c'è il nostro modello turistico, la libertà di fare impresa, la libertà personale. Per questo motivo, le istituzioni, ancor più se rette dal partito di maggioranza relativo in Regione, hanno la responsabilità di immaginare un modello alternativo che però non lasci nessuno indietro. Nessuno è sacrificabile, non lo è la discoteca, non lo è il ristoratore e non lo è l'albergatore, il commerciante, l'ambulante. Riccione ha il dovere di difendere il proprio modello di turismo, fatto di livelli alti di qualità nei servizi in tutti i settori. E lo vuole fare insieme alle altre bellissime località balneari e turistiche romagnole. La Romagna - di questo il governatore Bonaccini dovrebbe farsi portavoce - non deve rinunciare al suo modello economico, per questo vorrei lanciare un appello a tutti i sindaci romagnoli perché non è solo una questione di orario, ma di economia. L'economia turistica è fatta di tanti imprenditori, è ricchezza diffusa sul territorio e non in mano a pochi. E' un brand, questa nostra maniera di accogliere, che va difeso insieme".

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