Nonostante le energie profuse anche da UCS e gli sforzi compiuti al fine di dare un contributo per infondere nella cittadinanza una maggiore consapevolezza rispetto al pericolo sempre in agguato delle truffe, si registrano ancora dati poco incoraggianti. Si sa che quando la crisi colpisce duro imponendo sacrifici e rinunce, c’è chi è tentato di credere ai favolosi guadagni promessi tra gli altri, da siti sconosciuti. Non sono poche purtroppo le persone che senza rivolgersi ad alcun intermediario, da soli davanti al proprio pc, hanno investito e perso tanto soldi. Chi truffa arreca danni inestimabili e affina le sue armi con mezzi sempre più subdoli. Come UCS non possiamo che consigliare massima diffidenza, soprattutto quando si tratta di investire il proprio denaro. Le banche ad esempio dovrebbero svolgere un ruolo anche sociale orientando i propri clienti, specie quelli più fragili, verso le forme di investimento più sicure per quanto possibile. Resta dunque indispensabile valutare il profilo di chi investe e non proporre a chi non dispone di elevati patrimoni, investimenti di parte del capitale ad alto rischio. Si tratta di un principio non sempre rispettato purtroppo e che per qualcuno ha significato la perdita dei risparmi di una vita, l’auspicio è che non si aspetti l’Accordo di Associazione Ue e una vigilanza ancora più rigorosa per tutelare al meglio chi investe i propri soldi.
Unione Consumatori Sammarinesi