UCS avverte: si deve intervenire drasticamente sulle ditte di vendite online inadempienti da tempo nei confronti dei consumatori
Alla mail e al telefono di Unione Consumatori Sammarinesi -UCS-, continuano ad arrivare innumerevoli segnalazioni di cittadini italiani a cui sono arrivati prodotti non conformi a quelli ordinati da parte di una ditta sita in Repubblica e a cui, a distanza di mesi dall’acquisto, oltre a mail di risposta con “torniamo a scusarci per il ritardo del suo rimborso. Inoltriamo la sua richiesta all’ufficio competente” o “abbiamo provveduto al rimborso” non è stato ridato il denaro speso. Sono pochissime le restituzioni ai consumatori del denaro ed esageratamente fuori dai termini di legge italiana indicati dalla stessa società venditrice, a seguito di riconsegna della merce da parte dei consumatori, fatta nei termini di legge; Molti utenti hanno svolto regolare denuncia presso le forze dell’ordine italiane e segnalazioni presso le forze dell’ordine sammarinesi, afferma il Presidente UCS Francesca Busignani, poiché l’effettiva denuncia a San Marino può essere fatta solo in presenza e le irregolarità ricadono su consumatori residenti in tutto il territorio Italiano e quindi spesso a centinaia di chilometri di distanza. Come UCS abbiamo segnalato, a più riprese, la problematica in varie sedi, tematica che non sta’ solo nel fatto della non restituzione del denaro, ma che è a monte: pochi casi di prodotti non conformi a quelli ordinati possono succedere statisticamente parlando così come un ritardo nel rimborso, ma centinaia e centinaia di reclami e resi, a detta dei consumatori, per merce scadente o non uguale a quella ordinata, parrebbe configurarsi in una volontà voluta. La non restituzione del denaro è quindi un aggravante al fatto principale, senza tener conto che la società inoltre risulta iscritta nell’anagrafica pubblicata da BCSM al 31 dicembre 2020, come intestatarie di cartelle esattoriale e quindi debitrici nei confronti della Stato di diversi milioni di euro. La preoccupazione di UCS, afferma li Presidente Busignani, sta’ nel fatto che, se non si mette freno al più presto a dinamiche come queste, oltre a ledere i diritti dei consumatori, si rischi di innescare un meccanismo tale, per cui potrebbe esserci la possibile proliferazione di ditte di vendite online non propriamente virtuose da San Marino e purtroppo, infatti, stanno iniziando ad arrivare segnalazioni anche su altre società. Diverse trasmissioni televisive italiane si sono e si stanno occupando della problematica, facendo un focus che di riflesso rischia di diventare un pessimo biglietto da visita per il Titano e che potrebbe innescare un sentimento di sfiducia da parte dei consumatori sammarinesi e forestieri anche nei confronti delle nostre aziende virtuose di vendite online, facendone così calare il fatturato e conseguentemente diminuendo le entrate anche nelle casse dello Stato inerenti alle tassazioni. Inoltre, navigando su Internet, si trovano innumerevoli recensioni/denunce di non conformità dei prodotti pubblicizzati e della mancata restituzione dei soldi pagati ed è stata addirittura create, sui social, una pagina di reclamo/confronto/denuncia/delusione inerente a questa società di vendite online. Le società, qualsiasi esse siano, che cambiano nome, regione sociale, si fondono, cedono rami d’azienda, non ottemperanti nei confronti dei consumatori e/o dello Stato, devono essere rimesse “in linea” laddove possibile, o non devono più operare dal e nel nostro territorio. Esiste, fra le altre, una legge a tal proposito sulla tutela del buon nome di San Marino: L40 art 29 del 2014, ma non è in nostro potere applicarla. Purtroppo, afferma Francesca Busignani, senza l’approvazione di una Legge sul Consumo completa e tutelante, fortemente consigliata oltretutto dall’Europa e non ancora approdata in Consiglio Grande e Generale, oltre a segnalare la questione a diversi livelli, dove con alcuni interlocutori abbiamo instaurato un’ottima collaborazione, non possediamo gli strumenti normativi adeguati, come ad esempio la Class Action o un Autority preposta, per poter incidere realmente sulla risoluzione di tali problematiche. Riteniamo che la situazione non sia più procrastinabile e scriviamo ciò, non perché ci piaccia mettere bandierine, quelle le lasciamo volentieri a chi si muove o è convinto di muoversi nell’ombra, ma perché riteniamo che i diritti dei consumatori e il buon nome del Paese non debbano, ancorché in forma indiretta, essere lesi in alcun modo.
Unione Consumatori Sammarinesi UCS.