UCS: Cartelle esattoriali ex CIS, il governo emana il decreto che sana in parte la situazione
Tra UCS e tutti i Capo Gruppo Consiliari, a fine 2019 si era tenuto un incontro per confrontarsi sulla situazione dei correntisti ex Cis, inerente il saldo dell’importo del conto corrente trasferito ad altro Istituto. Il Presidente UCS aveva evidenziato tutte le problematiche del caso, fra cui lo storno degli importi delle cartelle esattoriali, che non risultavano saldate in Esattoria di Stato e di cui se ne richiedeva il pagamento. Dall’incontro era emersa una comune disponibilità a sanare le posizioni anomale, così è stato, o almeno in parte. Il Governo ha emanato il Decreto Legge n 10/2020 che in sintesi cita:
“La cifra stornata dal valore della passività, all’interno della liquidità protetta ai fini dell’art. 100 della LISF e pagata anche all’Esattoria si trasforma in credito d’imposta.”
Quindi, è stata stabilita la possibilità di poter stornare dalle prossime tassazioni, l’importo che è risultato come uscita/pagamento doppio, fra trattenuta e pagamento. Riteniamo che tale Decreto abbia dato un indirizzo di equità e sia stato sicuramente un buon segnale. Tuttavia alcune casistiche non ci sembrano contemplate e come UCS le citiamo:
Nel caso in cui, dalla liquidità protetta sia stata stornata la cifra dalle passività (cartelle esattoriali) e la ditta non abbia ripagato la cifra in Esattoria, è stata contemplata una procedura per traslare i soldi trattenuti senza che l’utente ripaghi la cifra.
Nel caso di specie di una ditta che ha chiuso e che è in pari con tutti i pagamenti dovuti, come deve procedere per riavere la liquidità stornata dal c/c e pagata anche in Esattoria.
Si tratta di casistiche che si sarebbero potute affrontare e probabilmente risolvere all’interno del Decreto, con un confronto preventivo. Sono certa, afferma Francesca Busignani, che questo piccolo impasse sarà superato nella cornice di dialogo e confronto fra le parti; modalità operativa imprescindibile per il rilancio del Paese. Unione Consumatori Sammarinesi.
Comunicato stampa
Unione Consumatori Sammarinesi