Ucs e federazione pensionati Usl: donna di 93 anni rischia di essere sfrattata dalla propria casa, urge ripensare le tutele degli anziani

Ucs e federazione pensionati Usl: donna di 93 anni rischia di essere sfrattata dalla propria casa, urge ripensare le tutele degli anziani.

Mentre fuori San Marino si sta parlando molto di co-hosing e caring tra generazioni, con progetti pilota già avviati in alcune città, qui in Repubblica alcuni anziani non stanno passando un bel momento. Ad essere maggiormente in pericolo sono le persone sole, quelle che possono contare soltanto sulle proprie forze e su un unico reddito. Ad assillare queste persone non più giovani c’è ora l’incubo casa, perché al loro indirizzo seguitano ad arrivare lettere di sfratto. Lo abbiamo visto accadere per persone avanti con gli anni che nonostante abbiano sempre pagato con regolarità e investito le ultime risorse nell’arredamento delle abitazioni prese in affitto, sono state invitate a lasciare i rispettivi appartamenti perché trattandosi di NPL c’è la volontà di venderli in blocco. A nulla è valso il loro appello, del quale anche UCS si è fatta portavoce con le istituzioni, di poter rimanere magari acquistando l’appartamento con la formula dell’affitto riscatto od altre. Occorre dare atto alla politica di essersi mossa per cercare di tutelare persone fragili e sole che rischiano di rimanere senza una casa, ma in attesa di soluzioni definitive, non deve essere facile vivere assillati dal pen- siero che da un momento all’altro ci si potrebbe trovare in mezzo ad una strada. È il caso, tra gli altri, di una signora 93enne che vive con il proprio figlio di oltre 70 anni con gravi problemi di salute, raggiunti entrambi da un avviso esecutivo di sfratto con il rischio che già nei prossimi giorni vengano fatti uscire. Senza entrare nelle dinamiche che sono sfociate nello sfratto, che a livello normativo sono cor- rette, riteniamo inaccettabile che una ultranovantenne venga fatta uscire dalla propria casa prima di aver trovato per lei una situazione abitativa dignitosa nella quale possa trasferirsi senza fretta con il figlio, confortata dalle proprie cose. Siamo a conoscenza che la Segreteria competente è impegnata a cercare la soluzione migliore e che impegnerà ogni energia per scongiurare conseguenze potenzialmente devastanti, tuttavia non è un lavoro semplice essendo quasi 90 le domande per l’edilizia sociale: una piaga peraltro destinata a dilagare sempre più se non si lavorerà per invertire la rotta. Tutti assieme dovremmo respingere con entrambe le mani lo scenario di un Paese che non combatte più per chi ne ha reso possibile la crescita e il futuro. 

Fed. Pensionati USL e UCS

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