Ucs sugli incontro con il governo
Unione Consumatori Sammarinesi, assieme a associazioni datoriali e sindacali si è confrontata in conference call col Governo alcuni giorni fa. L’esecutivo ha annunciato l’apertura di una “unità di crisi” per affrontare adesso la gestione e a seguire la ripartenza e il rilancio dell’economia del paese post Covid19; Oggi (10/4/2020) ce ne sarà un'altra. Nell’incontro telematico tenuto, si sono toccati molti argomenti e UCS ha fornito in quella sede e anche tramite mail, ulteriori segnalazioni a noi pervenute dai cittadini/consumatori di San Marino, al Congresso di Stato. Non tutto quello che suggeriamo è fattibile, o almeno non lo è nell’immediato ma il rapporto instaurato con i Segretari di Stato, l’ISS, BCSM, ABS, AASS e molti uffici e enti è buono, costante, in alcuni casi quotidiano. UCS ha e continua a portare avanti i diritti dei consumatori, con segnalazioni puntuali e suggerimenti, senza mai dimenticarsi i suoi e i loro doveri. “Sono fermamente convinti che il rilancio e anche l’attuale vita di San Marino, non possano basarsi sulla regressione sociale soprattutto a lungo termine. Pensare di gestire, o risolvere la situazione così, o considerare di prelevare liquidità dai cittadini, magari con l’opportunità di prelievi forzosi, non farebbe altro che innescare ulteriore sfiducia nella popolazione, rischiando di far portare via i risparmi rimasti dal nostro comparto bancario, con il timore reale di un ulteriore crash di sistema”. “È proprio in un momento come questo, dove i Decreti Legge attuati dal Governo limitano alcune libertà personali, nell'intento di fronteggiare l'odierna crisi sanitaria per tutelare il fondamentale diritto alla salute; che lo stato di diritto, su tutto il resto, deve essere fondamentale e irrinunciabile per non creare iniquità, preoccupazione, sfiducia ed allarmismo”, dichiara il Presidente UCS Francesca Busignani, “sono fermamente convinta che il Governo non contemplerà minimamente questa opportunità e non si avvierà sulla strada dei tagli o prelievi come sistema risolutivo o sinergico alla ripresa post virus, d'altronde anche Winston Churchill citava: ‘una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico’. È palese, purtroppo, a questo punto che il reperimento di liquidità dall’esterno, attraverso linee di credito, sia la strada necessaria per rilanciare il Paese; ma anche ora che non sono ancora attivi tali crediti, si devono mettere in campo tutte le azioni possibili a tutela dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli, che sia lo slittamento dei pagamenti delle bollette, l’abbassamento della quota da dedurre dalla Smac, il blocco dei mutui, i buoni spesa o accrediti su Smac alle famiglie più in difficoltà e quant’altro. UCS si sta impegnando e continuerà ad adoperarsi in tal senso.”
Francesca Busignani Presidente UCS