UCS: utenti ancora assillati da bollette a tre zeri e conguagli poco chiari
È ormai un incubo ricorrente per i sammarinesi l’arrivo delle bollette. Non si tratta di non volerle pagare o di volerle pagare poco, si tratta di pretendere chiarezza e di pagare il giusto. Proprio in questi giorni invece stanno arrivando delle bollette con importi molto molto alti, parliamo anche di 1500 euro. Sono conguagli di luce e acqua che pesano come macigni per chi se li vede recapitare a casa ed è già al limite con le spese perché tutto è aumentato. Alcuni di questi conguagli originano dal fatto che la telelettura non ha funzionato bene per via della rete e quindi c’è gente che magari per un anno ha continuato a pagare una bolletta con un determinato importo convinta che corrispondesse ai consumi reali e che invece ha poi scoperto di aver consumato molto di più stando a quello che dice l’azienda ma, con tutta la confusione che c’è con le letture, non si sa fino a che punto si possano considerare del tutto attendibili conguagli che da AASS affermano essere corretti al 100%. Ultimamente si fa un gran predicare sull’importanza di consumare poco con tanto di pubblicità ad hoc e aumenti studiati ad arte, l’ultimo quello dell’acqua - “per far comprendere agli utenti quanto preziose siano le materie prime che utilizziamo” - un’impostazione che riteniamo, come UCS, del tutto assurda quella di aumentare un’utenza dove non è aumentata la materia prima. Sarebbe sicuramente più utile rendere le bollette chiare e regolari, bi-trimestrali, con letture reali “sul serio” così da fare in modo che l’utente si renda immediatamente conto dei propri consumi e nel caso essi siano troppo elevati, possa agire subito di conseguenza. Di questi tempi, ma non solo, pagare una bolletta della luce o dell’acqua 1500 euro non è cosa da poco e se le apparecchiature per la lettura non funzionano bene, non è possibile sia il cittadino a doverne fare le spese. Infine preme tornare su un concetto a noi particolarmente caro secondo il quale le istituzioni devono dare l’esempio. In alcune uffici pubblici o edifici della pubblica amministrazione, pare che già oltre una settimana fa - quando ancora si registravano temperature attorno ai 24 gradi - si sia provveduto ad accendere i riscaldamenti, costringendo poi all’apertura delle finestre visto il perdurare delle temperature elevate. Inutile stare in pensiero per il cambiamento climatico e parlare dei massimi sistemi se poi si promuove lo spreco anziché il risparmio. Come UCS torniamo a chiedere con forza che le bollette siano realmente leggibili, chiare, emesse nello stesso periodo dei consumi citati e con cadenza regolare, bi-trimestrale. Non è possibile che a distanza di anni, nonostante le innumerevoli segnalazioni che abbiamo fatto e la buona volontà dei lavoratori dell’Azienda, le problematiche che ricadono sull’utenza, aumentino invece di diminuire.
Unione Consumatori Sammarinesi
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