UIP: verso la conclusione dei lavori dell'assemblea

UIP: verso la conclusione dei lavori dell'assemblea.

Verso la conclusione i lavori della 144° Assemblea Parlamentare UIP. Nella giornata di mercoledì 23 marzo si è concluso il dibattito ed è stata approvata la risoluzione di condanna dell’invasione dell’Ucraina proposta dalla Nuova Zelanda. Ancora una volta è stato ribadito di fermare l’attacco violento e di utilizzare il dialogo e la diplomazia per giungere alla fine di questa guerra, fra le principali minacce alla stabilità e alla sicurezza globale. Ora l’impegno dei membri dell’IPU è quello di mettere in pratica, nei rispettivi parlamenti, ciò che è contenuto nella risoluzione e agire affinché si possa mettere fine a questo conflitto armato, con l’impegno di riferire le attività intraprese alla prossima Assemblea che si terrà a Ginevra. Anche il dibattito generale sul tema “Gettin to Zero: mobilizing parliaments to act on climate change” sta giungendo a conclusione ed è prevista per la giornata di giovedì la votazione della risoluzione finale. Nella giornata di martedì 22, la delegata per la Repubblica di San Marino ha sottolineato nel suo intervento come la pandemia del Covid-19 e fattori destabilizzanti come una guerra impongono scelte emergenziali e incidono sull'autonomia dei Paesi per tanti aspetti, anche sul fattore energetico. Ogni azione positiva intrapresa rischia di essere vanificata e condizionata dalle azioni di altri ed è per questo che l’obiettivo “zero emissioni” deve essere l’obiettivo di tutti e deve essere portato avanti in maniera coordinata. La Repubblica di San Marino non dispone di proprie risorse energetiche, pertanto le fonti energetiche rinnovabili rappresentano l'unica valida alternativa per garantire un minimo di autonomia energetica al Paese. Occorre insistere nella promozione del fotovoltaico, del solare termico, delle pompe di calore e della cogenerazione ad alto rendimento. La strada è quella che guarda a future iniziative e attività legate alla Green Economy e che diffonde una cultura “verde” nella popolazione. Grazie alle sue modeste dimensioni, San Marino ha la concreta possibilità di diventare uno dei primi Paesi al mondo a emissioni zero o addirittura “carbon-negative”. Devono essere promosse politiche di sostenibilità e inclusione per la pianificazione e gestione del territorio con una serie di azioni per la qualificazione del patrimonio edilizio esistente e la rigenerazione urbana che possano essere all’altezza delle aspettative e dei bisogni dei cittadini. La lotta al cambiamento climatico si attua anche con la sicurezza alimentare e l'agricoltura sostenibile attraverso la pratica delle colture biologiche, incoraggiando la multifunzionalità agricola e una progressiva riconversione alla pratica di coltivazioni e aziende agricole "biologiche”. E’ necessario accelerare il processo e ascoltare i consigli dei nostri giovani che gridano e invocano la responsabilità dei loro governi. Occorre coinvolgere i cittadini e le nuove generazioni ma è altrettanto importante che il multilateralismo e la cooperazione globale parlino una sola lingua e perseguano lo stesso obiettivo. Il mondo si è unito per combattere una pandemia e nonostante i conflitti e le guerre non dobbiamo smettere di dialogare e trovare soluzioni condivise ai problemi che ci riguardano tutti.

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