Un sammarinese a Milano
Connections 3.0: dialogo tra tecniche ed espressioni contemporanee A cura di Martina Buttiglieri. Dal 17 al 26 ottobre: Via Maroncelli 7, Milano
Inaugurazione Giovedì 17 ottobre, ore 18:00 – 20:00; Mostra dal mercoledì - sabato, 15:00 – 19:00
Prosegue la collaborazione con lo spazio milanese di Via Maroncelli e prende forma la terza edizione di “Connections”, un’esposizione collettiva che riunisce cinque artisti contemporanei impegnati in un dialogo creativo attraverso diverse tecniche artistiche: xilografia, disegno, pittura e fotografia. L’esposizione vuole esplorare le molteplici interazioni tra linguaggi visivi differenti, creando un tessuto di connessioni tra le opere e i temi affrontati. Ogni artista, con il proprio stile e sensibilità, invita il pubblico a riflettere sul potere dell'arte come strumento di comunicazione e scambio. Nicola Cattania vive fra la Liguria e Milano dove è nato nel 1959. Appassionato da sempre di fotografia, a livello amatoriale, ha dedicato la sua attenzione ai dettagli insoliti e ai ritratti di vita reale. Ama lavorare all’aria aperta, nei boschi o lungo i sentieri di montagna o percorrendo le scogliere d’inverno e concentrandosi verso alcuni aspetti della natura dove il particolare inconsueto lo ha spinto a realizzare opere che avevano come soggetto cortecce. Le cortecce sembra che vivano di vita propria, ogni foto è un'immagine “one shot” e opera unica in quanto ognuna è diversa dall'altra pur essendo lo stesso soggetto. La luce, i colori e la stampa sono fondamentali nella sua produzione. “A volte la natura ci stupisce con la sua semplicità e bellezza”. Davide Clementi nasce a S. Giovanni in M. (RN) nel 1955. Laureato in Architettura presso la Facoltà degli Studi di Firenze, prima insegnante e poi architetto, coltiva fin da giovanissimo la passione per la pittura ad olio ed il disegno a matita, china, carboncino e penna biro, che abbandona per diversi anni per dedicarsi all'attività professionale di architetto. Nel 2000 recupera in Valconca un rudere di un vecchio mulino dove si trasferisce a vivere e riprende l'attività artistica a partire dalla pittura ad olio per approdare nel 2016 al disegno a penna biro, in una attività che non abbandonerà più e che ama denominare "ritrattidipenna". Tra le esposizioni dedicate al disegno: 2017, San Giovanni in M. (RN), Palazzo Vanzolini; 2018, Morciano di Romagna (RN), Scuderie della Residenza La Madonnina; 2023, Casa della Cultura di San Giovanni in M. Nell'ultimo periodo dello scorso anno partecipa a diverse collettive: a Sanremo, Venezia, Roma, e Busto Garolfo (MI), dove arriva primo accomunando il giudizio di pubblico e giuria tecnica. La personale "ritrattidipenna" 2024 di Busto Garolfo (MI) riunisce e presenta una selezione di opere che dal 2016 ad oggi testimoniano l'evoluzione espressiva di questo particolare tipo di attività. Irene Costi nasce a Modena nel 1975. Artista in continua evoluzione, sperimenta diverse tecniche e materiali. Le sue opere invitano lo spettatore ad immergersi in un mondo fatto di luce, colore e materia. Chef da sempre e per vocazione, fermamente convinta che il cibo debba nutrire anche lo spirito oltre al corpo, nell’età della maturità scopre un bisogno profondo di esprimere la propria creatività in una forma diversa. Curiosa sperimentatrice di molteplici tecniche e materiali, le sue opere sono un riflesso della sua ricerca interiore, un invito a guardare oltre la superficie e a scoprire la profondità dell’anima. Attraverso l’uso della resina, l’artista cattura la luce e la trasforma in un elemento dinamico così ogni opera diventa una finestra aperta su mondo paralleli, un microcosmo, un universo in miniatura che cela al suo interno storie e segreti. Melissa Wauchope, artista Australiana, in arte Damson, nasce nel 1971. Da diversi anni lavora quasi esclusivamente nel suo studio in Italia. Con una laurea in Belle Arti alla James Cook University di Queensland, ha esposto i suoi lavori prima in Australia e poi in numerose città in Italia. Nel 2009 ha partecipato alla Biennale di Venezia a Palazzo Zenobio, il padiglione degli Armeni, e nel 2013 ha esposto a Palazzo Sarcinelli a Conegliano (Treviso) in una mostra personale; sempre a Palazzo Sarcinelli, ha partecipato a una mostra collettiva ad aprile 2022. A giugno 2022 ha partecipato a una collettiva a Ca' dei Carraresi a Treviso. Il linguaggio visivo del suo lavoro è ispirato da una varietà di fonti - alcune dalla sua terra natale, altre scoperte di recente - che si fondono in una complessa fusione di materiali, più comunemente colori ad olio, acrilici, vernice spray, scarti di carta e tessuto, con cui indaga la natura degli oggetti fisici in relazione alle superfici e alla loro materialità. Riccardo Zani Faetanini è nato nel 1951 a San Marino dove tuttora risiede. Nel 1969 si diploma Maestro xilografo alla prestigiosa Scuola del Libro di Urbino. Nel 1973, insieme a Giorgio Casadei, fonda la prima agenzia pubblicitaria di San Marino, lo Studio AG. Dal 1972 al 1979 è anche insegnante di Educazione artistica presso la Scuola media statale di San Marino. Nel 1980 è funzionario internazionale, in rappresentanza di San Marino, come direttore creativo del “Bureau des archives”, presso l’Unesco a Parigi. Rientrato in agenzia, nel 1981 continua l’attività di grafico e nel 1994 fonda l’associazione Aspom (Associazione Sammarinese Pubblicitari e Operatori multimediali). Affascinato negli ultimi tempi dalla tecnica dell’incisione sui cartoni, una tecnica sperimentata a Urbino che ha ripreso a tappe. Tra le opere più significative affrontate con questa tecnica troviamo Cavalieri dell’Apocalisse (2017) e Fellini 100 (2020), stampe a 6 colori in tiratura limitata di 12 copie. L’esposizione apre al pubblico Giovedì 17 ottobre e sarà visitabile fino al prossimo 26 ottobre. Gli orari di apertura sono i seguenti: dal mercoledì al sabato, dalle ore 15:00 alle ore 19:00. L'ingresso alla mostra è libero e gratuito. Indirizzo esposizione: via Maroncelli 7, Milano.