Una voce per San Marino 2024: la nota del Segretario Federico Pedini Amati

Una voce per San Marino 2024: la nota del Segretario Federico Pedini Amati.

Mi sono preso una domenica per riflettere (e riposare) prima di fare il punto su ciò che ha funzionato e ciò che invece non ha funzionato sabato sera quando è andata in scena la terza edizione di “Una voce per San Marino”.
E’ andato tutto bene? No. Ma qualcuno dovrà anche ammettere che non tutto è andato così male.
Una domanda mi gira per la testa dalla notte fra sabato e domenica: si possono gettare alle ortiche tre anni di lavoro per 40 minuti di problematiche tecniche e organizzative? Spero che la risposta, per tutti voi, sia la stessa: no, non si può. Non si deve.
“Una voce per San Marino” è un evento di dichiarata cultura popolare, nella stessa misura in cui, festival molto più prestigiosi, lo sono per altri paesi. Questo comporta inevitabilmente una discussione di massa che amplifica gli errori e mette alla berlina chiunque li compia.
Centinaia di migliaia di tweet e di articoli di giornale hanno parlato di “Una voce per San Marino” evidenziando ciò che non ha funzionato ma omettendo che la lunga serata è stata caratterizzata anche da numerosi momenti molto positivi, alcuni episodi divertenti, altri molto emozionanti.
Penso agli interventi del Maestro Riccardo Cocciante che hanno illuminato la serata, al Piccolo Coro dell’Antoniano che ha lanciato messaggi potenti e diretti, ai Bromance talenti emergenti della nostra comicità, al delicato ricordo di Ivan Graziani da parte del figlio Filippo, al monologo di Fabrizio Maffei che ha esaltato, parlando di calcio, la peculiarità delle nostre dimensioni. Un pensiero vorrei dedicarlo agli artisti in gara il cui livello, a mio avviso, era superiore a quello delle precedenti edizioni.
Per mia natura però, chi mi conosce lo sa, sono portato a difendere sempre a spada tratta la mia squadra e i progetti che con il coinvolgimento di decine e decine di persone portiamo avanti con passione e con l’obiettivo di creare attenzione positiva verso il nostro Paese. Lo farò anche questa volta assumendomi in prima persona le responsabilità di tutto ciò che non ha funzionato. Ma attenzione, questo non significa che insieme ai miei collaboratori io non abbia già avviato le opportune verifiche su quanto accaduto.
Dietro il progetto che ha portato, tre anni fa, alla nascita di “Una voce per San Marino” ci sono la volontà di favorire il turismo, di creare attenzione mediatica positiva verso il Paese, di attrarre giovani e di sfruttare nella maniera più corretta la partecipazione annuale ad Eurovision Song Contest. Ci sono la volontà di divertire attraverso la musica e l’intrattenimento e la volontà di garantire lavoro a persone, agenzie, attività ricettive, di ristorazione e di numerosi altri settori. Dietro “Una voce per San Marino” ci sono tanti buoni propositi e spiace molto che venga tutto derubricato alla voce “show venuto male”.
Quello su cui vorrei farvi prestare particolare attenzione però, è soprattutto il fatto che dietro “Una voce per San Marino” ci sono centinaia di persone che si sono impegnate per pensare ad un evento che non esisteva mettendolo in scena con passione, dedizione, professionalità. A tutti loro vanno i miei ringraziamenti più cari.
E ora che succede? Insieme a San Marino RTV e a Media Evolution, che insieme alla Segreteria di Stato per il Turismo formano la struttura triangolare sulla quale si basa il progetto, analizzeremo con attenzione tutto ciò che è accaduto, affinché si possa garantire un futuro all’evento garantendone la prosecuzione ma evitando di compiere ulteriori errori.
Insieme, nei prossimi giorni, ne parleremo in conferenza stampa e dal giorno seguente lavoreremo per dare un futuro a questo evento nel quale in molti credono. Lasciatemi concludere con un pensiero per i Megara, ragazzi spagnoli che hanno scelto la Repubblica di San Marino e il suo evento, mettendosi in gioco fin dalle primissime selezioni per realizzare il sogno di partecipare ad Eurovision Song Contest decretati vincitori da una giuria il cui giudizio, possa piacere o meno, dobbiamo tutti rispettare. Vi chiedo di tifare per loro certo che ci rappresenteranno al meglio sul palco di Malmö.

Comunicato stampa
Segreteria di Stato Turismo

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