Con l’autunno e le informazioni circa l’andamento del COVID, UNAS ha avviato una serie di incontri per approfondire direttamente con gli associati la situazione, le resistenze e le particolarità che investono l’operatività delle imprese. E mai tale idea poteva essere più tempestiva, perché organizzata già da prima del decreto 187 di San Marino e – per l’Italia - del DPCM di ieri. Una prima analisi, assolutamente importante, ha portato a valutare molto positivamente tutto l’impegno e la prevenzione fatta dai centri estetici e saloni di acconciatura, dove, nonostante l’allentamento delle prescrizioni, si è continuato a mantenere alta la guardia e le regole interne. Oggi più che mai la categoria si rende proattiva per continuare ad andare oltre le prescrizioni: misurazione della temperatura, preferenza alla gestione di appuntamenti e distanze sociali maggiori rispetto a quelle previste dalla legge sono solo alcuni degli impegni e del codice di autoregolamentazione che gli associati UNAS desiderano offrire ai propri clienti. In più – afferma la presidente UNAS Loretta Menicucci – siamo orgogliosi di poter affermare che i nostri saloni hanno dimostrato di essere luoghi in linea con tutte le aspettative di sicurezza, visto che la temuta nostra riapertura del 18 maggio non ha creato la registrazione di un trend negativo, anzi per tutto il mese di giugno, luglio e parte di agosto la curva è sempre migliorata. L’estate, le vacanze, gli assembramenti ludici ed irresponsabili sono la causa dell’inversione di tendenza e della ripresa dei contagi e su questo chi di dovere dovrà intervenire … non certo sulle realtà che rispettano oltre misura i dettami di legge. Ai clienti rinnoviamo l’invito ad aiutarci a rispettare tutte le prescrizioni, evitando di fare richieste non possibili e presentandosi senza sintomi e con mascherina chirurgica.
