Unione Popolare - Rimini sull'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Pennabilli

Unione Popolare - Rimini sull'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Pennabilli.

Il 6 Ottobre 1938 fu votata la “Dichiarazione sulla Razza” dal Gran Consiglio del Fascismo con lo scopo del “miglioramento quantitativo e qualitativo della razza italiana, miglioramento che potrebbe essere gravemente compromesso da incroci e imbastardimenti”. 85 anni dopo, il sindaco di un comune dell’Alta Valmarecchia dispone la convocazione in seduta straordinaria pubblica di un Consiglio Comunale, il cui Ordine del Giorno prevede, tra i punti, la Disapprovazione all’accoglienza di profughi di qualsiasi nazionalità, razza e religione nel comune di Pennabilli”. 85 anni dopo si parla ancora di Razza come concetto discriminatorio. 85 anni dopo non possiamo permettere che intenti del genere possano passare, nell’assordante silenzio dei mezzi di comunicazione, delle istituzioni politiche e della società tutta. 85 anni dopo non possiamo accettare che, ancora una volta, si faccia confusione tra profughi e richiedenti asilo, manifestando, tra le altre cose, una scarsa conoscenza delle tematiche di cui ci si vorrebbe occupare. Nei giorni scorsi il sindaco di Rimini, nonché presidente della provincia, ha utilizzato un post sui social network per manifestare un velato dissenso. Nelle parole del Presidente della provincia si parla di trovare soluzioni ai problemi dell’Africa, se non altro per interesse, si parla di problema migratorio ma non si parla di problema fascismo. Perchè chi ha proposto tale ordine del giorno, non più tardi di qualche mese fa si è professato apertamente e fieramente fascista. E che il presidente della provincia non abbia avuto il coraggio, o non abbia ritenuto opportuno definire fascista un atto del genere è cosa grave. Ma la memoria non perdona: 9 anni fa l’allora Sindaco di Gemmano e presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi, fece approvare dal Consiglio Comunale un ordine del giorno molto simile, magari utilizzando termini maggiormente accettabili, più “politici” ma ugualmente, schifosamente razzisti, indicando il “territorio comunale non idoneo all’accoglienza dei profughi per grave carenza di servizi e di opportunità di integrazione”. Come Unione Popolare di Rimini riteniamo inaccettabili i termini e le ideologie retrostanti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Pennabilli ma riteniamo altresì che non possa e non debba essere il PD a dar lezioni, sbiadite, di comportamento, un PD che, analogamente alle destre, vede il tema dell’immigrazione esclusivamente come un problema da trattare con la logica del Not in my backyard, non nel mio giardino, non nel mio comune. Ricordiamo infine che parlare di “razza”, magari definendosi buon cristiano e buon genitore, causa indicibili sofferenze a tanti, adulti e bambini, profughi, richiedenti asilo, cittadini italiani, esseri umani. 

Unione Popolare - Rimini

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