Unioni Civili San Marino: "Un messaggio chiaro e forte"
Il Comitato promotore della legge di iniziativa popolare per l’introduzione e la regolamentazione delle Unioni civili nella Repubblica di San Marino esprime profonda soddisfazione e gioia per l’esito del Referendum n.2 , che ha visto prevalere i Sì con una maggioranza schiacciante del 71,46%. La cittadinanza ha confermato la volontà di inserire il divieto di discriminazione per orientamento sessuale direttamente nella “Dichiarazione dei Diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese” e in questo modo la Repubblica del Titano diventa l’undicesimo stato al mondo a prevedere una simile tutela insieme a Gran Bretagna, Svezia, Portogallo, Malta, Bolivia, Ecuador, Isole Fiji, Nuova Zelanda, Messico e Sudafrica. Si tratta di un passo ulteriore, dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili, lo scorso 20 novembre 2018, che va a porre il suggello della cittadinanza allargata a un percorso che proprio dalla cittadinanza era spontaneamente partito. Non possiamo che ringraziare i diecimila concittadini e concittadine che hanno manifestato il proprio sostegno, dimostrando che l’apertura verso i diritti civili è oggi forte nel Paese . Rispetto ai diritti LGBT i progressi sono stupefacenti, se si pensa che solo nel 2004 era stata abrogata la norma del codice penale che puniva l’omosessualità. La vittoria schiacciante di ieri è l’espressione chiara di una popolazione che magari può sembrare silente ma che aspetta solo l’occasione per sostenere battaglie di civiltà e di estensione dei diritti. Auspichiamo che questo successo sia solo il primo passo di una stagione popolare ricca di riconoscimenti di nuovi diritti su tutti i fronti, animata da un profondo e proficuo dibattito, a partire dalla proposta di legge sull’interruzione volontaria di gravidanza che a breve andrà in discussione, sino a tematiche altrettanto fondamentali come il trattamento del fine vita.
Comunicato stampa
Il Comitato promotore del progetto di legge di iniziativa popolare per la “Regolamentazione delle Unioni Civili”