Una serie di approfondimenti sulla recente vicenda conosciuta come caso Biot, che coinvolge accuse di spionaggio nell’ambito della cessione di alcuni documenti segreti italiani a soggetti russi, caratterizzerà il prossimo convegno in programma nella cornice del master in International Security Studies dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. L’appuntamento è in calendario domani, 26 maggio, dalle ore 9 alle 14 in modalità telematica sulla piattaforma Microsoft Teams. Previsti interventi curati da accademici ed esperti come Roberto Mugavero, direttore del master e del Centro Universitario di Formazione sulla Sicurezza dell’Ateneo sammarinese, Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence, Alessandro Politi, direttore della centro di ricerca Nato Defense College Foundation, e Alberto Felice De Toni, presidente del Comitato Ordinatore della Scuola Superiore a Ordinamento Speciale della Difesa, dedicata all’alta qualificazione e alla ricerca nel campo delle scienze della difesa e della sicurezza. Le loro relazioni, insieme a quelle di altri esponenti provenienti da diverse università della penisola, riguarderanno alcuni ambiti legati all’intelligence, quindi attività come la raccolta e diffusione di informazioni rilevanti per la tutela della sicurezza nazionale di una determinata realtà. Previsti inoltre approfondimenti sul caso Biot, curati da tre rappresentanti della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa tra cui il vice Rettore Andrea De Guttry. Ad aprire il convegno, dal titolo “Intelligence nel XXI secolo: il caso Biot e altre storie”, saranno il Rettore dell'Ateneo sammarinese, Corrado Petrocelli, e Luigi Foffani, presidente del corso di laurea in Scienze Strategiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia. “L'iniziativa - spiega Mugavero - vuole essere un momento di discussione, anche attraverso analisi e approfondimenti, sull’evoluzione degli scenari di minaccia, sull’attualità e sulle nuove sfide in materia di intelligence e sicurezza nazionale. L’evento, che si auspica possa servire da ponte tra il mondo accademico e istituzionale, vedrà anche un focus sulla recente vicenda di spionaggio militare verificatisi in Italia, analizzata da un punto di vista giuridico e politico. Ciò anche allo scopo di identificare le lezioni apprese e condividere spunti di riflessione per il futuro”.
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