L’Università di San Marino partecipa alle ricerche dell’associazione internazionale per le nuove tecnologie nei materiali da costruzione
“Il tema del capitolo che ho curato come co-autore riguarda il materiale che si produce dalla demolizione di una strada e il suo riutilizzo nella realizzazione di una nuova tratta viaria”, spiega Andrea Grilli, docente del corso di laurea in Ingegneria Civile. “Il gruppo di lavoro del quale ho fatto parte all’interno dell’associazione Rilem ha fatto una revisione critica delle attuali norme tecniche ed elaborato nuove prove di caratterizzazione di questo materiale, comunemente chiamato ‘fresato’. La giusta conoscenza delle caratteristiche e del tipo di trattamento da operare su questo materiale ne favoriscono il massimo riutilizzo”. Ciò comporta dei risvolti per l’ambiente: “L’impiego del fresato ha come conseguenza la salvaguardia di risorse naturali come gli aggregati da roccia. Preserva quindi le cave, oltre a evitare gli enormi stoccaggi di un materiale che se non viene riutilizzato diventa un rifiuto”.
Sulla scia della ricerca riportata nel libro, Grilli sta attualmente coordinando una nuova analisi che coinvolge dei campioni di materiale demolito e selezionato dalla Cooperativa Braccianti Riminese, per i quali sono in programma alcune ricerche nei laboratori di strutture localizzate a Montreal, Nottingham, San Paolo e Braunschweig. Lo scopo è sviluppare tecniche che riducano emissioni e fumi, che abbassino il consumo energetico e che aumentino la sicurezza nei cantieri stradali.
Comunicato stampa
UniRsm