Uno di Noi: Proposta di legge sull’aborto a San Marino, i punti dolenti ed i possibili scenari

Uno di Noi: Proposta di legge sull’aborto a San Marino, i punti dolenti ed i possibili scenari.

Mercoledì 6 aprile si è tenuta presso la sala Montelupo a Domagnano la conferenza “Proposta di legge sull’aborto a San Marino: i punti dolenti ed i possibili scenari”. L’evento, organizzato dal Coordinamento delle Aggregazioni Laicali di San Marino Diocesi di San Marino-Montefeltro e l’Associazione Uno di Noi, aveva lo scopo di svolgere un approfondimento sul progetto di legge presentato dal Congresso di Stato per il recepimento del quesito referendario sull’interruzione volontaria di gravidanza.
L’avv. Chiara Benedettini, neo Presidente dell’Associazione Uno di Noi e moderatrice della serata, ha presentato l’Associazione Uno di Noi. Il sodalizio è stato costituito per dare impulso e vigore alle attività già avviate durante la campagna referendaria dello scorso anno su spinta di cittadini di diverse estrazioni culturali e sociali che hanno deciso di testimoniare concretamente il loro impegno.
Uno di Noi è una associazione culturale apolitica che intende porsi come interlocutore per i cittadini, le istituzioni e le componenti della società impegnate per la difesa della vita e dei diritti della persona. In questa attività collabora con associazioni sammarinesi e estere affinché, nel rispetto del recepimento del quesito referendario, la normativa sammarinese possa contemperare principi non derogabili rispetto alla tutela della vita e dei diritti della persona. A questo proposito Uno di Noi ha già avviato degli incontri con i gruppi consiliari in vista dell’avvio all’iter consiliare del progetto di legge sull’aborto affinché si possa migliorare un testo che presenta evidenti lacune e aspetti che vanno decisamente oltre la volontà popolare e che si pongono anche in contrasto con la disciplina sammarinese del diritto di famiglia.
“Mai come in questi tempi sentiamo la chiamata ad intervenire pubblicamente per affermare e tutelare i diritti dei più deboli, all’interno di un sistema economico e sociale che finge di includere le diversità, ma che di fatto esclude chi non ha voce”, ha ribadito con fermezza la Presidente dell’Associazione.
Il dott. Giacomo Rocchi, giurista e Consigliere presso la Corte di Cassazione italiana, nel corso del suo intervento ha evidenziato le forti criticità della normativa italiana in materia di aborto e come essa abbia avuto nei decenni una applicazione decisamente diversa rispetto alla volontà del legislatore, non riuscendo a debellare la piaga degli aborti clandestini, non riuscendo a far diminuire gli aborti in generale, che sono invece aumentati, e divenendo di fatto in molti casi uno strumento di controllo delle nascite.
Il progetto di legge presentato dal governo sammarinese, a giudizio del dott. Rocchi, lascia aperta la possibilità di eseguire degli aborti fino al nono mese, di effettuare tale pratica in strutture private e infine, vista l’asimmetria rispetto alla normativa italiana, di avviare il “turismo abortivo” a San Marino con tutte le attività ad esso connesse rispetto al business collegato alle pratiche abortive, a partire dal trattamento dei tessuti abortivi, per i quali appare quanto mai opportuno sancire il divieto della loro commercializzazione. E scardinando il ruolo dei genitori in caso di aborto delle minorenni. Il Dott. Rocchi si è poi soffermato ad esprimere forte preoccupazione per la totale assenza nel testo del progetto di legge della tutela del diritto all’obiezione di coscienza, sancito dalla Dichiarazione dei Diritti sammarinese e principio garantito a livello internazionale sin dal 1948.
L’avv. Antonella Mularoni, già Giudice alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ha manifestato forti perplessità sul progetto di legge depositato dal Congresso di Stato rispetto a numerose tematiche non prese in considerazione o mal disciplinate. Ha espresso l’auspicio che nelle varie fasi dell’attività legislativa si possa, nel rispetto del recepimento del quesito referendario, colmare le evidenti lacune di un testo che lascia irrisolti molti aspetti fondamentali, quali l’assenza di previsione di un limite temporale invalicabile alla possibilità di abortire quando il nascituro ha la possibilità di sopravvivere, la carente disciplina dell’aborto per minorenni, il ruolo delle attività private, il necessario coordinamento con progetti di legge di tutela e di aiuto alle famiglie che giacciono fermi in Consiglio Grande e Generale a dispetto delle dichiarazioni fatte da tutti gli attori della campagna referendaria di volere prima di tutto aiutare le donne e le famiglie nell’esercizio della genitorialità.
Ci sono numerosi aspetti sui quali si auspica che le forze politiche presenti in Consiglio Grande e Generale intendano intervenire in sede di esame del progetto di legge. L’associazione Uno di Noi presenterà a tale scopo governo a tutti i gruppi consiliari proposte concrete di emendamenti al progetto di legge presentato dal Governo.
Durante la serata sono intervenuti S.E. Andrea Turazzi, Vescovo della Diocesi San Marino Montefeltro, il Movimento 40 giorni per la vita con un messaggio video presentato da don Gabriele Mangiarotti, Gian Luigi Giorgetti, responsabile del Coordinamento delle Aggregazioni Laicali di San Marino - Diocesi di San Marino-Montefeltro, Marina Corsi, Presidente dell’Associazione Accoglienza della vita, Adolfo Morganti, Paneuropa San Marino, e Gianni Ricciardi della Associazione Papa Giovanni XXIII.

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Comunicato stampa
Uno di Noi

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