Upr: governo lontano dai veri problemi del paese
UPR ritiene che con tasso di disoccupazione pari al 10% ci sia l’urgenza di intervenire con progetti concreti ed innovativi. Sono tanti infatti gli interventi che il nostro Paese deve ancora mettere in atto. Nonostante qualche progresso nel rendere più flessibile il mercato del lavoro, ci si deve ancora sforzare maggiormente nell'aiutare i disoccupati, che sono tantissimi, specialmente giovani, molti dei quali hanno intrapreso la strada di cercare il lavoro per cui hanno studiato, anche fuori da San Marino.
Tale situazione avrebbe dovuto portare l’intera classe politica a sedersi attorno ad un tavolo, unitamente a tutte le Associazioni di Categoria, per tentare di trovare soluzioni, affrontando il problema con grande unità e condivisione, per consentire l’attivazione e la pianificazione di interventi pluriennali per ridare nuove opportunità di lavoro ai giovani sammarinesi.
Per imboccare con decisione la strada della ripresa serve un vero e proprio piano per lo sviluppo. San Marino ha bisogno di concretezza sui problemi e deve cessare la persistente litigiosità di un sistema politico troppo frammentato; ha bisogno di uscire da questo clima e trovare la strada di una vera ripresa economica e sociale del Paese. UPR da sempre attenta a queste problematiche e per dare risposte concrete, ha presentato varie proposte e progetti di legge per iniziare ad intraprendere la strada di un nuovo sviluppo che non rispecchi più i vecchi modelli ma segua la via dell’innovazione e dei nuovi investimenti: Dalla mobilità sostenibile, argomento di forte attualità che oltre ad essere in linea con il percorso deciso con la posizione presa durante il vertici sui cambiamenti climatici di Parigi, può dare inizio, come hanno già fatto altri Paesi, a nuove economie e nuovi indirizzi di lavoro in questo settore, alle proposte in ambito commerciale, in ambito finanziario e sanitario e ad un Progetto di Legge per far si che lo sport possa diventare non solo motivazione per la salute e la competizione, ma anche un nuovo strumento turistico che possa creare un nuovo indotto economico.
L’auspicio è che su queste proposte ci sia il necessario confronto per giungere a una loro attuazione in tempi brevi.