Unione Sammarinese Commercio e Turismo ritiene necessario e non più procrastinabile stabilire una data di riapertura per tutte le attività seguendo le indicazioni o misure sanitarie già prescritte e applicate dagli operatori che non hanno mai chiuso le serrande. Le stesse misure sanitarie indicate dal governo per le attività inserite negli allegati n.2 dei provvedimenti precedenti. Ci chiediamo quale sia la differenza tra le attività rimaste aperte dove giornalmente hanno transitato circa 5000 persone rispetto ad oltre 1000 attività che hanno dovuto subire la chiusura forzata da oramai 2 mesi. Ci sono troppe incongruenze. È ormai evidente che non sia più possibile continuare a bloccare la circolazione della popolazione né tanto meno sapere come si comportano 30mila persone all’interno delle proprie abitazioni. Assurdo continuare a bloccare più di 1000 attività che sostengono il sistema economico del nostro Paese e che producono più di 100milioni di euro solo di imposte indirette. Tutte le attività devono riaprire con tutti i presidi già prescritti e con il congruo preavviso necessario per organizzare le riaperture. Come già annunciate le regole da seguire sono: - Distanziamento sociale - Presidi o DPI per il personale e la clientela - Igienizzanti o gel o alcool a disposizione ecc. Queste sono alcune regole basilari e uguali per tutti. Per tutti i casi particolari o specifici si valuteranno le modalità di concerto con gli uffici competenti. Chiediamo, inoltre, per la parte economica riferita alle riaperture delle attività, di non emettere provvedimenti poco esaustivi come l’ultimo decreto 62/2020. Chiediamo di non emettere circolari esplicative in contrasto l’una con l’altra. La cittadinanza ha ricevuto un decreto dal governo, poi una circolare esplicativa dallo stesso governo, poi una circolare dalla Segreteria Industria. In un momento come questo di totale confusione e disastro economico, il governo, quale organo collegiale, deve essere in grado di comunicare alla cittadinanza in modo chiaro ed inequivocabile. Siamo consapevoli dell’emergenza globale che ognuno di noi sta affrontando. Siamo consapevoli che i disastri economici provengono anche dalle legislature passate ma siamo anche consapevoli di essere al capo linea. Saranno vani tutti i contributi della collettività se le istituzioni, tutte, non sapranno mettere in campo i giusti attributi.
USC