La recente attenzione dei media italiani su San Marino, focalizzata su questioni come le residenze atipiche e la proliferazione di autonoleggi, ha sollevato diverse preoccupazioni e critiche. USL ha più e più volte ribadito che San Marino si deve basare su un modello di sviluppo economico reale. “Questo bombardamento mediatico, che insinua il ragionevole dubbio che San Marino sia quasi un Paese off-shore o di truffaldini è preoccupante, afferma il Segretario Generale USL, Francesca Busignani, e non è possibile che la politica a tali affermazioni non reagisca. La percezione che si sta insinuando su San Marino non fa certo bene alla sua reputazione e quindi di riflesso a tutto il comparto economico; sinceramente se fossi un investitore serio, sia forestiero che diciamo nostrano, leggendo quanto scritto sui me- dia, due domande se investire in Repubblica o meno me le farei”. Abbiamo da sempre visto non di buon occhio le residenze atipiche, sia sotto il profilo fiscale che per l’impatto sui costi degli affitti interni; abbiamo da subito detto no, anche attraverso una manifestazione sul Pianello, congiuntamente alle altre OOSS, a questa dinamica. “Non è possibile che, continua l’SG Busignani, invece di implementare strumenti per l’economia reale, attuare politiche di welfare-state, investire risorse in ambiti di reale caduta sul sistema, si intraprendano percorsi che, ancorché solo sulla carta, gettano ombre sul nostro Paese”. Altro argomento scottante, gli autonoleggi. In un Paese di 61 km quadrati ci arriva anche un bambino a capire che qualcosa non quadra se ogni battito di ciglia c’è un autonoleggio a lungo termine. Per non parlare di cosa dovrebbe dire chi ha questa attività o quella di rivendita da anni e opera con coscienza e all’interno dell’alveo delle norme, dopo questa bomba mediatica che li getta in un discredito generalizzato; e San Marino tutta, i suoi cittadini, i suoi residenti come si devono sentire quando vedono gettare fango su una Repubblica che amano. Esiste oltretutto una legge che dà la possibilità al Congresso di Stato di togliere la licenza alle ditte che ledono il buon nome di San Marino, è stata attuata? O come per diverse ditte on-line che ci hanno fatto fare e che ci fanno fare una figura pessima in Italia, nulla emerge? L’SG Francesca Busignani prosegue: “e che non mi si venga a dire che i cavilli burocratici non permettono di salvaguardare il buon nome di San Marino e che si hanno le mani legate o che ci sono tempistiche da rispettare. Se qualcuno opera in maniera non corretta e oltretutto attira in maniera negativa, come per gli autonoleggi e non solo, l’attenzione della stampa estera, deve essere messo alla porta e deve per così dire pagare pegno. Ci vogliono controlli, a monte sarebbe auspicabile, per vedere chi ci portiamo in casa e provvedimenti esemplari e rapidi per chi non opera nell’alveo del- le norme.; norme che devono essere aggiornate e velocizzate nei propri passaggi burocratici laddove necessita; ed è imprescindibile per ottemperare a queste operatività che gli uffici vengano messi nelle condizioni di poterlo fare al meglio. Il bello è che la maggior parte, se non la quasi totalità di queste società non è di sammarinesi; quindi, lasciamo che si gettino ombre sul Paese permettendo a forestieri di usare San Marino come più gli aggrada, con buona pace anche di chi opera seriamente in Repubblica. Ci vuole chiarezza, ci vuole una reazione forte.”
c.s. Unione Sammarinese Lavoratori - USL