USL: Congedi parentali negati, i diritti devono essere uguali per tutti i lavoratori

USL: Congedi parentali negati, i diritti devono essere uguali per tutti i lavoratori.

Più e più volte Usl è tornata a battere un chiodo che tocca corde davvero sensibili. Parliamo del mancato riconoscimento dei Congedi Parentali a quelle lavoratrici o a quei lavoratori che hanno i propri cari fuori territorio. Non soltanto frontalieri che si vedono negato un diritto sacrosanto ma anche tanti, troppi sammarinesi costretti a fruire delle ferie e in taluni casi ad abbandonare il lavoro, per prendersi cura dei propri genitori o parenti stretti residenti nella vicina Italia.
Negli anni abbiamo raccolto la testimonianza di tantissime persone, alcune di esse hanno dovuto richiedere il prepensionamento per non dover convivere con il senso di colpa di non fare tutto il possibile per sostenere i genitori nel delicato momento della malattia.
Segno che da troppo tempo un problema che assilla tantissimi lavoratori, viene lasciato senza soluzione. Si può dunque comprendere la frustrazione di chi vedendosi negare il diritto di assistere un proprio caro, si domanda perché i lavoratori non possano godere tutti degli stessi diritti.
Le occasioni perché le normative facessero passi avanti non sono mancate, così invece non è stato e continua ad esserci qui in Repubblica questa odiosa discriminazione che piano piano rischia di generare scoramento.
“Il tema dei congedi parentali anche per chi risiede in uno Stato ma lavora in un altro rappresenta una problematica crescente, soprattutto per i lavoratori transfrontalieri. In questi casi, la mancata armonizzazione tra le normative nazionali può portare a situazioni di disparità di trattamento - ha dichiarato il Segretario Generale di USL, Francesca Busignani, parimenti accade per i sammarinesi che hanno parenti stretti nella vicina Italia.
Questo si traduce in una discriminazione per i lavoratori, ci vuole parità di accesso ai diritti del mondo del lavoro, indipendentemente dal Paese di residenza del lavoratore o del proprio caro.
Un intervento in questo ambito sarebbe essenziale per tutelare i diritti dei lavoratori e delle loro famiglie, garantendo un equilibrio tra vita professionale e privata.
L’auspicio è che, vista l’apertura dimostrata al recepire questa problematica in uno degli ultimi incontri fatti con alcuni membri del Congresso di Stato, la politica si riveli capace di progettare soluzioni eque e di ampio respiro”.

Comunicato stampa
Unione Sammarinese Lavoratori - USL

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