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USL e UCS: Lo sciopero ha tra i suoi obiettivi anche quello di far fare un passo indietro sul caro bollette e su un costo della vita diventato per i più insostenibile

31 ott 2022
USL e UCS: Lo sciopero ha tra i suoi obiettivi anche quello di far fare un passo indietro sul caro bollette e su un costo della vita diventato per i più insostenibile

Per il momento le tariffe delle utenze non subiranno ulteriori aumenti. Da ciò che è trapelato non ci sarebbe stata alcuna delibera, nonostante fosse attesa per oggi, da parte dell’Autorità per l’Energia. Sono pertanto previsti altri incontri in settimana che vedranno protagonisti i vertici di AASS, il Segretario competente e alcuni esponenti del Governo, al momento le OOSS e le Assoconsumatori non sono state contattate. Il tema, dunque, rimane caldo e l’auspicio è che gli ulteriori aumenti annunciati non entrino mai in vigore visto che peserebbero come macigni sui cittadini, già stremati dall’inflazione galoppante e che, a quanto sembra, non sono poi così strettamente collegati agli approvvigionamenti energetici, o almeno non solo. Inoltre, sono tanti i punti da chiarire alla luce di quanto affermato in Commissione dal Segretario di competenza. In un primo momento si è ‘rimarcato’ il fatto che gli aumenti richiesti, nella misura del 104% per le utenze domestiche, in realtà ammontano ‘soltanto’ al 54% perché rispetto al 2021, da inizio anno era già stato applicato un 50% in più. Un ragionamento questo che però cozza con quanto affermato immediatamente dopo, quando è stata portata come esempio la bolletta di una famiglia con consumi medi che se nel 2021 era di 70 euro, da gennaio 2021 sarebbe passata a 78 e che con i nuovi aumenti diventerebbe di 226 euro. Così stando le cose, la percentuale non è del 54% ma nemmeno del 104% perché se vogliamo citare dei e non dare i numeri, esse risultano essere molto più alte! Gli aumenti proposti sono davvero molto elevati ed è stato lo stesso Segretario con delega ad AASS a dire in Commissione che si tratta di “una circostanza estremamente sproporzionata”. Si è anche detto che tali aumenti saranno variabili e indicizzati e che quindi in caso di ‘rilassamento’ del mercato, ci potrebbe essere un conseguente ‘rilassamento’ delle tariffe; in sintesi: prima metti mano al portafoglio poi vedremo. Leggendo le varie delibere dell’Autorità per l’energia si evince che alcuni aumenti, come quello dell’acqua, sono stati proposti non per ragioni legate ad aumenti oggettivi del prezzo di mercato ma per far fronte al risanamento del bilancio dell’azienda. Un’azienda che ricordiamo, grazie anche al trading energetico, fino a pochi anni fa, pur essendo in perdita in alcuni servizi erogati era sempre e comunque in forte attivo; si autofinanziava e creava utile e quindi gettito per lo Stato. E’ forte il desiderio di riavere al più presto un Paese che non fa pagare scelte forse non opportune ai cittadini e dove AASS torni ad essere una risorsa per la collettività e non l’ennesimo problema. Lo sciopero annunciato dalle tre sigle sindacali, condiviso da UCS, ha tra i suoi obiettivi proprio quello di far fare un passo indietro anche sul caro bollette e su un costo della vita diventato per i più insostenibile.

Comunicato stampa
USL e UCS






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