Nella giornata di giovedì 17 giugno, si sono svolti tre incontri via Zoom organizzati e richiesti dal Segretario Generale di Unione Sammarinese dei Lavoratori, Giorgia Giacomini unitamente al Presidente UCS, Francesca Busignani. Il primo con l’Ill.mo Congresso di Stato, il secondo con i Capigruppo di Maggioranza e a seguire con i Capigruppo di Opposizione. Gli incontri, che hanno fatto seguito al precedente con la Segreteria Finanze in data 09 giugno, vertevano sul D.D. 199/2020 inerente alla “dichiarazione delle attività patrimoniali e finanziarie detenute all’estero e delle quote societarie ovunque detenute” approvato in Consiglio e che non ha tenuto conto, o lo ha fatto solo in minima parte, dei suggerimenti proposti da USL e UCS, visto che il testo ratificato è diverso da quello illustrato precedentemente. Innanzitutto va ribadito che l’evasione o l’elusione sono fenomeni gravissimi che vanno contrastati con tutte le forze ed arrivare ad una condivisa ed equa Riforma Fiscale, che come USL e UCS caldeggiano, è sicuramente un obiettivo fondamentale per ogni paese virtuoso. Le perplessità espresse riguardano invece la finalità di questa norma: infatti non è chiara la Mission del Decreto, ovvero se dovrà essere solo un ulteriore strumento per far emergere redditi o beni sommersi o se dovrà servire a incentivare il rientro di capitali in Repubblica. Se si osserva attentamente San Marino non parte da zero, il quadro M, già presente nell’IGR L, potrebbe essere aggiornato e reso più performante, anziché applicare questa norma che porta a duplicazione di pratiche e di sanzioni tanto che il tutto potrebbe far pensare alla volontà del Governo di orientarsi verso una patrimoniale “nascosta”. Su questo argomento abbiamo chiesto trasparenza e ci sono state date rassicurazioni. Ricordiamo anche che per quanto riguarda gli strumenti finanziari detenuti all’estero, occorre continuare ad impegnarsi per far sì che il sistema bancario-finanziario Sammarinese possa ritrovare fiducia da parte della popolazione proponendo anche incentivi e migliori condizioni. Entrando più nel tecnico le nuove sanzioni previste nel Decreto sono spropositate, non contemplando una gradualità e non considerando le varie casistiche. Altro aspetto, che è stato sottolineato dall’esperto USL Riccardo D’Angelo, sono inoltre gli innumerevoli problemi tecnici da affrontare e non ancora risolti, problemi che potrebbero non permettere di completare le dichiarazioni dei redditi nei tempi previsti per legge, mettendo in grande difficoltà gli addetti ai lavori e gli utenti. Crediamo che una circolare esplicativa, pur con tutto l’impegno degli uffici preposti, possa non rappresentare uno strumento sufficiente per chiarire tutte le criticità. “Siamo fortemente convinti che la trasparenza sia fondamentale in uno Stato serio e attento a sanare eventuali distorsioni e abusi, ribadisce Giorgia Giacomini Segretario Generale USL, ma proprio per questo una norma preposta a questo scopo deve essere equilibrata e discussa in modo approfondito per valutarne tutte le implicazioni e le ricadute”. “Esiste già, asserisce Francesca Busignani Presidente UCS, una legge per chi tenta elusione o evasione fiscale con le sanzioni in merito, ed è la 166/2013 “imposta generale sui redditi” ed è questa che dovrebbe essere migliorata e aggiornata per renderla più incisiva. Il DD, tra l’altro, richiede dati che, in alcuni casi, sono già in possesso della Pubblica Amministrazione e che quindi non andrebbero più chiesti, dati che, se non presentati danno luogo a pesanti sanzioni. Gli incontri sono stati partecipati e proficui e pertanto, oltre a ringraziare gli intervenuti, è stato chiesto a tutti i presenti di valutare una proroga o rinviare l’applicazione del DD al fine di arrivare alla prossima dichiarazione dei redditi con un quadro normativo complessivo, adeguato e condiviso.
Usl e Ucs sul decreto 199/2021
18 giu 2021
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