Usot: "EST MODUS IN REBUS...!!", ci deve essere una misura nelle cose
Deve essere proprio molto “Serenissima” la Repubblica di San Marino se ha scomodato tutta la compagine di Governo per ascoltare le lamentele delle associazioni su improvvide decisioni estive prese sulla organizzazione operativa del “trenino della discordia”.
Qualsiasi sia la modifica ai piani operativi del trenino , una cosa salta subito agli occhi: la insufficienza dei flussi turistici: è stato già detto che il calo dei visitatori e dei pernottamenti in Repubblica quest’anno sarà un numero a 2 cifre e a fine stagione faremo soli i conti quando tutto sarà passato.
Un altro anno buttato al vento senza che il Governo abbia messo in campo misure per contrastare la crisi del comparto turistico e commerciale. E i risultati si vedono: le aziende turistiche, commerciali e dei trasporti sono al collasso per il forte calo delle presenze sul territorio.
Causa l’aeroporto, l’alta pressione, l’embargo russo, la crisi economica, la crisi di immagine , etc... la verità che mai come questo anno subiamo una crisi senza precedenti, lungamente annunciata e temuta degli operatori già da molto tempo. Ci sarà pure una ragione se tutte le associazioni da anni chiedono dei forti interventi infrastrutturali e un cambiamento radicale di come attirare turismo sul nostro territorio! E’ fuori misura che tutto il Governo si precipiti ora a trovare un rimedio per un malanno che parte da molto più lontano. Il piano strategico del rilancio del settore turistico approvato dal Congresso di Stato nel lontano 2013 è lettera morta; non ci sono provvedimenti attuativi di nessuna delle misure previste; non ci sono fondi stanziati per nessuno dei progetti previsti; non ci sono mai stati incontri con le associazioni di riferimento per stabilire un percorso di tempi e modalità di sviluppo di quanto in esso contenuto. Non esiste quella che viene chiamata comunemente una “Road Map” un programma scritto e concordato tra Governo e associazioni di privati imprenditori in cui ciascuno DEVE fare la sua parte con tempi e obbiettivi da raggiungere.
Eppure nel Piano strategico si parla di tutto: turismo leisure , turismo business, turismo del benessere, turismo congressuale e turismo dell’ intrattenimento. A che serve “governare” con queste modalità “barocche”: prevedere e proclamare di tutto e di più per poi lasciare le cose come stanno perché non c’è una “maggioranza politica” per approvare provvedimenti e regolamenti attuativi ne tanto meno stanziare nelle varie finanziarie che si sono succedute fondi per “QUEL PIANO STRATEGICO “
Dopo che il 13 marzo 2015 Usot ha presentato una relazione dettagliata e motivata sulla crisi in cui verso il comparto turistico alberghiero ad una delegazione del Governo, non c’è più stato un confronto sulle misure da prendere per contrastare tale crisi. Le azioni messe in campo sono nulle o inconsistenti. Le risposte alle proposte fatte da Usot e dalle altre Associazioni sul Polo dell‘Intrattenimento e sul “Progetto San Marino Capitale” anche li illustrato e consegnato nelle mani della delegazione di Governo , sono nulle o sopravvivono in un limbo paludoso di inedia, indifferenza e pressapochismo.
Aggiungiamo a questo contesto avvilente e drammatico, la costosa complicazione SMAC, il conflitto sul Polo del “Lusso”, le difficoltà burocratiche ed amministrative con un Ufficio del Lavoro e relativa Commissione ormai desueta e da riformare , la concorrenza sleale delle mense, anche queste retaggio di un periodo felice che non ci possiamo permettere più..........................San Marino svegliati!
Se vuoi sopravvivere con le tue millenarie tradizioni in un modesto benessere sociale ed economico e non diventare un quartiere di Coriano o di Verucchio, devi capire che anche la tua offerta come destinazione è vecchia, superata, desueta. Il mondo si è globalizzato, si muove sulle infrastrutture, sulle attrazioni e sui social, la concorrenza è spietata e creativa .........e non bastano più i rulli dei tamburi dei nostri valenti balestrieri!.
A parole grandi dichiarazioni e grandi proclami ( il Governo dichiara la economia turistica elemento strategico del rilancio del Paese) che poi inevitabilmente passano nel dimenticatoio senza nessuna azione conseguente, ed il giorno dopo tutto rimane come prima !!. Ed i risultati si toccano : la attrattività e la competitività di San Marino sul mercato turistico sono scarse : far pernottare 1 notte un turista è diventato un compito arduo ed anche li i numeri negativi tornano purtroppo : più il tempo passa senza che venga presa una decisione più i numeri peggioreranno .
Siamo arrivati alla resa dei conti : Il Governo faccia una atto “commisurato” con la gravità della situazione e convochi tutte le associazioni per dare risposte concrete e immediate alle richieste che sono state fatte:
- polo intrattenimento nel Centro Storico sulla base della proposta USOT
- polo del benessere , parco e arena della Cava Antica sulla base delle reali esigenze di tutti e non su progetti speculativi di qualche privato;
- nuovo assetto dei parcheggi nel Centro Storico con l’interramento delle auto ed il potenziamento diffuso
- creazione di una struttura multifunzione nel P2, parcheggi e shopping
- polo museale come attrazione multimediale della Storia di San Marino
- alti corsi di formazione nella struttura delle scuole di città che servono a destagionalizzare
Sono tutti temi espressi in maniera molto efficace nel planning di San Marino Capitale.............Vogliamo riprendere a lavorare da li....insieme? Oppure il Governo è solo molto solerte nel portare avanti un mega investimento a Rovereta che forse verrà al luce tra 3 anni , assorbendo tutta la potenzialità del credito agevolato a favore di imprenditori che possono delocalizzarsi da un momento all’altro ( veramente speravamo che portassero loro le risorse finanziarie opportune non che le chiedessero al nostro sistema bancario e ai cittadini ) e quello che serve per contrastare la crisi crescente rimane sempre nel cassetto senza alcun provvedimento e nella indifferenza più completa e senza che si prendano le giuste decisioni.
Cui prodest?? Di sicuro non al bene comune.
IL MESSAGGIO CHE VOGLIAMO MANDARE E’ CHIARO E FORTE: basta parole e proclami VOGLIAMO LAVORARE INSIEME PER IL FUTURO DEL PAESE MA CON METODI MODERNI ED EFFICACI PER COMPETERE E VINCERE LA SFIDA DEL NOSTRO FUTURO
Comunicato stampa
DIRETTIVO USOT