Il Decreto Legge n° 208, seppur con alcune criticità ed imperfezioni, garantisce un equilibrio fra la tutela della salute di tutti noi e la possibilità di poter comunque lavorare garantendo a clienti ed avventori la massima sicurezza e qualità del servizio. Per quasi due anni le attività dei servizi di ristorazione sono state al centro dell’attenzione a causa di una pandemia che ancora non molla. Durante questo lunghissimo e faticoso periodo i ristoratori, e con loro USOT, hanno seguito passo dopo passo le diverse regole: le hanno consultate, interpretate e cercato di applicarle nel migliore dei modi, con un dispendio di energia e risorse non indifferente. È per questo che, ad oggi, non abbiamo dubbi nel dichiarare che i nostri bar e ristoranti sono luoghi sicuri. Sicuramente ognuno di noi oramai sa che dobbiamo agevolare il più possibile il rispetto delle regole. Il confronto con il Governo, seppur tardivo e frettoloso, avvenuto nei giorni precedenti l’emanazione del Decreto Legge ha consentito di limitare al ragionevole le ulteriori misure restrittive che avrebbero compromesso, per le attività del nostro Settore, la possibilità di poter lavorare in modo economicamente sostenibile. Il Decreto Legge, già esecutivo, contiene alcune richieste (utilizzo delle mascherine FFP2, ad esempio) che seppur comprensibili comportano tempistiche non immediatamente esaudibili da parte dei nostri operatori per le gradi difficoltà che già da oggi abbiamo incontrato nel reperimento di quanto richiesto. Serve quindi usare il buon senso, in questi primi giorni di applicazione di quanto previsto dal Decreto, nell’effettuare i controlli e soprattutto le sanzioni per situazioni che, oggettivamente, non possono essere messe in campo in tempi rapidissimi.