Vicenda Giustizia: la contro replica di Guzzetta al Congresso di Stato
“Forse il Congresso di Stato, non io, dovrebbe accettare qualcosa: l’esistenza dello Stato di diritto. Ringrazio comunque molto il Congresso per l’apprensione manifestata per la mia salute e assicuro di essere molto sereno. Non avendo, come direbbe H. de Balzac, un “coscienza elastica” sono assolutamente in pace con me stesso. Dunque, serenamente e pacatamente, posso ribadire che è drammatico quando un Governo è costretto a mentire, e ancora di più quando è costretto a farlo per una seconda volta nel giro di due giorni. Di fronte all’affermazione contenuta nel precedente comunicato - che dichiara “infondate” le critiche sulla sottrazione di “mansioni inquirenti” ai commissari Buriani e di Bona” da parte delle Blitz-Anordnungen delle neodirigente-neodimissionaria Pierfelici, in quanto “gli spostamenti in questione erano stati decisi dal Dirigente Guzzetta”, una rudimentale intelligenza capirebbe che si sta tentando di scaricare sul sottoscritto responsabilità di manipolazione di fascicoli dalla quale, invece, sono appunto del tutto estraneo. Ovviamente se, in base alla nuova interpretazione autentica (modalità piuttosto praticata a San Marino), si dovesse attribuire al precedente comunicato un significato diverso, cioè nessuno, sarei il primo a prenderne atto felicemente. Sempre meglio, soprattutto per una Istituzione pubblica, una dichiarazione inutile piuttosto che una dichiarazione mendace. Purtroppo, però, evidentemente ancora in preda al contagio, il Congresso non riesce a evitare di inserire una seconda menzogna nel proprio comunicato, là dove afferma, sempre con un fare allusivo - che non può, purtroppo, sfuggire a un siciliano - che il sottoscritto non avrebbe i titoli per essere Dirigente del Tribunale (“ accetti e magari comprenda l’esigenza espressa dagli organismi preposti e dalla storia del nostro ordinamento, di avere un Magistrato alla guida del nostro Tribunale, una figura che abbia i titoli previsti dalla legge vigente per poterlo fare”)… affermazione del tutto mendace, appunto, perchè in nessun luogo è stata mai accertata un’assenza di miei titoli ai sensi della l.q. 145/2003. Se poi per titoli si intende alludere a quello che sembra un annullamento d’ufficio della mia nomina, di cui ho, allo stato, scarne e opache notizie, non di titoli si dovrebbe parlare, ma semmai di legittimazione all’ufficio per ragioni formali, circostanza sulla quale, peraltro, inviterei il Congresso ad una cauta continenza, essendo questa vicenda tutt’altro che chiarita. Confido anche che presto si scopriranno le ragioni della fretta per un intervento consumato in una notte, senza che l’argomento fosse nemmeno all’ordine del giorno del Consiglio Giudiziario e in spregio alle più elementari regole del processo amministrativo che l’ordinamento di san Marino si è dato”.
Prof. Giovanni Guzzetta