Vicenda "La Serenissima", lettera CSU a Governo e Dirigente del Tribunale

Vicenda "La Serenissima", lettera CSU a Governo e Dirigente del Tribunale.

In relazione alla vicenda giudiziaria riguardante il quotidiano "La Serenissima", la CSU ha inviato una lettera firmata dai Segretari Generali Enzo Merlini (CSdL) e Gianluca Montanari (CDLS), indirizzata al Segretario di Stato per la Sanità, al Congresso di Stato e al Dirigente del Tribunale Dott. Giovanni Canzio. Lettera che si riporta di seguito. "Le conseguenze relative all’esposto del Segretario di Stato Roberto Ciavatta, riferite a presunte irregolarità nello svolgimento dell’attività della testata giornalistica “La Serenissima”, ci induce ad intervenire. Costringere alcuni cittadini, la cui unica colpa è quella di avere espresso opinioni che hanno trovato ospitalità da parte di un giornale (peraltro non l’unico), a doversi difendere in Tribunale dalla possibile accusa di svolgimento abusivo della professione giornalistica, ci pare un’azione abnorme che va assolutamente arrestata. Uno Stato democratico come la Repubblica di San Marino non può minimamente consentire che qualunque cittadino corra il rischio di essere incriminato per avere voluto pubblicare il proprio pensiero con modalità diverse (o aggiuntive) rispetto ai canali social. Pare che, sulla base dell’esposto, il Magistrato abbia ritenuto di approfondire la ricerca di eventuali irregolarità, ma quando le conseguenze diventano quelle emerse agli onori della cronaca, bisogna fermarsi. Condividiamo la preoccupazione espressa dal direttivo della ‘Consulta per l’Informazione’ rispetto a come un approccio dei soggetti istituzionali basato sulla denuncia non solo sia sproporzionato, ma rischi di soffocare il rapporto tra cittadini e organi di stampa: un rapporto vitale per qualsiasi democrazia. Se dunque il rispetto delle regole è necessario, la tutela della libertà di opinione e di critica è imprescindibile. Crediamo che il modo migliore per uscire da questa situazione sia il ritiro dell’esposto o l’archiviazione da parte del Tribunale, almeno nei confronti di coloro che non hanno fatto altro che rendere pubblico il proprio pensiero sui vari argomenti. Chiediamo quindi a tutti gli attori che ne abbiamo la possibilità di fare in modo che i cittadini ingiustamente indagati vengano affrancati da tale incombenza, immediatamente."
Cs CSU

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