17enne sgozzato: causa della morte, fatale asfissia. Stato di fermo per i due albanesi

Un unico taglio profondo che ha reciso la struttura del collo e la trachea, causando una fatale asfissia. Questa la causa della morte di Ismaele Lulli, 17 anni, di Sant'Angelo in Vado, secondo l'autopsia eseguita oggi nell'ospedale di Torrette di Ancona dal medico legale Mauro Pesaresi. Secondo gli accertamenti svolti, la morte del giovane risalirebbe al primo pomeriggio di domenica scorsa. Sul collo di di Ismaele, ritrovato in località San Martino in Selva Nera, ci sono altre ferite più lievi, ma - a quanto è trapelato - non ci sarebbero altri segni di colluttazione. Altri elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dai risultati degli esami tossicologici: i prelievi sono stati effettuati durante le cinque ore di autopsia, ma occorrerà attendere i referti di laboratorio. Sul cadavere sono stati rinvenute tracce di foglie e rametti compatibili con il trascinamento del corpo del ragazzo, che sarebbe stato ucciso altrove, forse a poca distanza, e poi gettato in un dirupo.
Due giovani di nazionalità albanese, di 19 e 20 anni, interrogati da diverse ore dai carabinieri sono stati sottoposti a fermo di indiziato di reato per la morte del 17enne. Si tratta di un ventenne residente a Urbania e un diciannovenne residente a Sant'Angelo in Vado

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