7 agosto 1990, via Poma: 29 coltellate uccidono Simonetta Cesaroni
Alcuni abiti di Simonetta, fuseaux sportivi blu, la giacca e gli slip vengono portati via assieme a molti effetti personali che non saranno mai ritrovati. Lei viene lasciata nuda, con il reggiseno allacciato. Le chiavi dell’ufficio, che aveva nella borsa, vengono portate via.
Gli inquirenti si concentreranno su tre sospettati: i primi due sono il portiere Pietrino Vanacore (morto suicida nel novembre 2010) e Federico Valle, nipote dell'architetto Cesare Valle che abita nello stesso stabile, entrambi poi scagionati. Alla fine, grazie anche ai rilievi effettuati dal Ris di Parma nel 2004, il sospettato numero uno rimarrà Raniero Busco, fidanzato di Simonetta, dapprima condannato in primo grado nel gennaio 2011 e poi scagionato da una superperizia nel processo d'appello (27 aprile 2012). La definitiva pronuncia della Cassazione, nel febbraio 2014, lo assolverà dal reato di omicidio.