Accusato ingiustamente di truffa e furto, ora assolto con formula piena
Era stato accusato di truffa e furto, ma gli avevano rubato il portafogli al Palasport di Pesaro, con dentro patente di guida e carta d'identità. La disavventura si è trasformata in una rocambolesca vicenda giudiziaria per Alessandro Giangi, socio e amministratore della Planet Service srl di San Marino, ora assolto con formula piena per non aver commesso il fatto. La sua patente era stata usata per truffare alcuni esercizi commerciali di San Marino, tramite compilazione e consegna di assegni bancari, di importo tra i 200 e i 400 euro, rubati in una palestra di Serravalle. La perizia calligrafica aveva sostenuto che le firme erano tutte di Giangi, poi confutata da una seconda perizia. Anche i testimoni, nonostante avessero fornito altre descrizioni, in aula avevano indicato Giangi. L'avvocato difensore, Luca Della Balda, è riuscito a far emergere tutte le incongruenze e il commissario della legge Battaglino ha scagionato il suo cliente, condannando a 3 anni tale Francesco Isgrò, tra l'altro già fermato dalla gendarmeria nei pressi della palestra, con numerosi precedenti proprio per truffa e furto.
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