Aereo militare precipita nel mar Nero: a bordo il Coro dell'Armata Rossa, nessun sopravvissuto

Dopo la tragedia dell'airbus della compagnia Metrojet, che poco più di un anno fa si schiantò sul Sinai, con 224 persone a bordo; la Russia torna a piangere le vittime di una sciagura aerea, ma questa volta - all'origine di tutto – sembrerebbe poco probabile un'azione terroristica. Il Tupolev 154 partito all'alba dall'aeroporto di Sochi, e diretto alla base aerea di Hmeimin è precipitato nel Mar Nero - poco dopo il decollo – forse a causa di una avaria. Difficile pensare ad un attentato. Si trattava infatti di un volo del Ministero della Difesa, precipitato nello spazio aereo russo. Sul velivolo si trovano militari, giornalisti, e 50 membri del celebre Coro dell'Armata Rossa, che dovevano allietare – con i loro spettacoli - le festività del contingente russo in Siria. Le squadre di ricerca sono partite immediatamente, ma nessuno è sopravvissuto allo schianto. “Una commissione speciale, guidata dal ministro ai trasporti, investigherà su quanto accaduto”, ha dichiarato Vladimir Putin, che ha annunciato – per domani – una giornata di lutto nazionale. Le autorità hanno dichiarato che verranno seguite tutte le piste. I rottami sono sparsi in un'area di 1,5 km lungo la costa. Già recuperati alcuni corpi. Il velivolo pare fosse decollato in condizioni meteo favorevoli.

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