Afghanistan: 50 studentesse ricoverate con sintomi di avvelenamento

Il dubbio è che si tratti di un'azione scellerata dei talebani, notoriamente ostili all'istruzione femminile. 50 studentesse, della scuola Istiqlal, sono state ricoverate in Ospedale dopo aver manifestato sintomi di avvelenamento causati da una sostanza imprecisata. Fortunatamente, almeno a quanto risulta dalle fonti a disposizione, non vi sarebbero stati decessi. Ma il fatto è inquietante, anche perché non è l'unico. Proprio nella provincia occidentale di Herat – dove peraltro il contingente italiano, negli anni, ha favorito l'accesso all'istruzione, con opere e stanziamenti rilevanti – si erano registrati episodi simili lo scorso 6 giugno e in aprile; sono state aperte delle inchieste. Non è da escludersi che tutto ciò sia determinato dalle pessime condizioni igieniche in cui versano ampie fasce della popolazione. Ma c'è anche chi in questi fatti vede l'ombra dell'ISIS, presente da mesi – a quanto pare – in Afghanistan. Alcuni militanti del Califfato avrebbero dato manforte ai talebani nell'assalto alla città di Kunduz. Nell'area di Helmand, invece, le 2 fazioni sarebbero ai ferri corti. Nella provincia meridionale, da anni santuario dell'insorgenza, la situazione è intanto critica per le forze governative. Proprio ieri sera un commando di talebani ha ucciso 17 agenti di polizia in un'imboscata. 3 sarebbero stati rapiti. Sulla loro sorte nessuno si fa illusioni

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