UNIVERSITÀ DI SAN MARINO

Al via la due giorni di incontri tra gli esponenti al lavoro per il Processo di Bologna

Un passo importante per la storia dell'Università di San Marino quello fatto un anno fa con l'ingresso ufficiale all'interno del Processo di Bologna, ora Spazio Europeo per l'Istruzione Superiore. Di questo si parla oggi e domani a Palazzo Begni, dove si sono incontrati tutti i protagonisti di questo progetto. Il percorso prevede di completare l'iter raggiungendo gli obiettivi fissati dall'organizzazione per il 2023, nei quali rientra anche la legge quadro sull'Università.

"E' una legge che mira a dare maggiore autonomia istituzionale all'ateneo - illustra il Rettore Corrado Petrocelli -, oltre che maggiore voce agli studenti e al personale negli organi come il Consiglio di amministrazione e a che creare un organico docente specifico di San Marino. Speriamo di approvare questa legge di revisione entro il 2022".
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Siamo sulla buona strada per quanto riguarda l'attuazione delle disposizioni imposte dalla Roadmap, come conferma il direttore del Dipartimento Educazione del Consiglio d'Europa, Sjur Bergan: "Sono rimasto sorpreso dalla volontà di San Marino di mettere degli obiettivi sul tavolo e aprirsi alle sfide da affrontare e sono ottimista sul fatto che in due anni la legislazione, ma soprattutto la sua attuazione sarà migliorata. Quindi, sì, siete sulla strada giusta".

Tanti i vantaggi che derivano dall'ingresso di San Marino nel Processo di Bologna, che rende l'ateneo a tutti gli effetti un’università europea e quindi garantisce ai propri studenti standard di qualità e trasparenza, oltre a lauree riconosciute e immediatamente spendibili in tutta Europa. "Vantaggi enormi - chiosa Laura Gobbi, direttore del Dipartimento Istruzione -. E' come se avessimo ricevuto la patente per essere considerati alla pari degli altri sistemi universitari d'Europa. Un dialogo alla pari che ci consentirà il libero scambio di studenti, docenti e corsi nuovi di laurea. Un'apertura che farà molto bene alla nostra Università".

Nel servizio le interviste al Rettore Corrado Petrocelli, al direttore del Dipartimento Educazione del Consiglio d'Europa, Sjur Bergan, e al direttore del Dipartimento Istruzione Laura Gobbi
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