Amburgo: aveva presentato richiesta di asilo il killer del supermercato
“Il motivo di quanto accaduto ancora non è chiaro”, ha dichiarato il portavoce della Polizia di Amburgo. Una cautela, quella delle Autorità tedesche, che appare forse esagerata, alla luce dei fatti. L'assalto nel supermarket della catena Edeka, infatti, sembra avere tutte le caratteristiche dell'atto terroristico di matrice islamista. Era il primo pomeriggio, quando nell'esercizio ha fatto irruzione un giovane armato di machete; al grido di Allah u Akbar ha iniziato a menare fendenti sui clienti, per poi darsi alla fuga. Il bilancio dell'azione parla di un morto e 6 feriti, di cui uno grave. Il ragazzo è stato poi bloccato grazie al coraggio di alcuni passanti, che lo hanno preso a sediate, costringendolo a terra e consentendone la cattura da parte della Polizia. Ha 26 anni, palestinese, nato negli Emirati Arabi Uniti. Si era spacciato come “rifugiato”, al suo arrivo in Germania, nel 2015, ma la sua richiesta d'asilo era stata respinta, ed era in attesa del rimpatrio. Secondo i media “aveva contatti con ambienti salafiti” e “aveva problemi psicologici”. Non è la prima volta che Amburgo è nel mirino dei terroristi. Nell'ottobre dello scorso anno l'Isis aveva rivendicato l'uccisione di un 16enne, anche lui accoltellato. L'aggressore non è mai stato catturato.
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