Appalti: inchiesta Gesconet, Gdf in uffici Regione Lazio

Appalti: inchiesta Gesconet, Gdf in uffici Regione Lazio.
La Gesconet nel corso di almeno un decennio ha gestito, quasi in regime di monopolio - secondo i pm di Roma Filippi, Dovinola e Palazzi - appalti affidati da diversi soggetti pubblici, tra i quali, oltre alla Regione Lazio, la Camera dei Deputati, la Regione Piemonte e il Comune di Roma. Nell'inchiesta figurano diversi indagati, tra i quali quelli Pierino Tulli, il dominus di Gesconet, del suo ex braccio destro Maurizio Ladaga e di alcuni collaboratori. Risulta anche indagato un ex questore della Camera, Antonio Mazzocchi. Partita nel 2010 in seguito ad una verifica fiscale effettuata dall'Agenzia delle Entrate, l'inchiesta affidata ai militari del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, ha portato alla luce una "contabilita' parallela e riservata" accantonata su conti all'estero, dal Lussemburgo alle Antille, da Singapore a San Marino, che sarebbe servita alla Gesconet - e' l'ipotesi della procura - per pagare tangenti ai funzionari pubblici e, anche, ai politici, che avrebbero cosi' favorito il consorzio nell'assegnazione degli appalti. In un file di un computer sequestrato due anni fa in una cassaforte del gruppo, inoltre, e' stato trovato un elenco di enti pubblici che hanno assegnato gli appalti negli anni tra il 2010 e il 2012 e accanto alcune cifre, per un valore complessivo di 300mila euro. Soldi che - sempre secondo l'accusa - sarebbero soltanto parte delle tangenti pagate.

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