Arresto Ciancimino: l'inchiesta lambisce San Marino
E' uno dei testimoni chiave nel processo sulla trattativa Stato-mafia, in cui è anche imputato di concorso in associazione mafiosa e calunnia all'ex capo della polizia De Gennaro, ma ora sono anche scattate le manette per Massimo Ciancimino, figlio di Vito, sindaco mafioso di Palermo, con altre 12 persone. L'operazione è stata eseguita dalla Finanza di Ferrara, nei confronti di quello che viene ritenuto un sodalizio criminoso che avrebbe organizzato una frode fiscale nel settore della commercializzazione di materiali ferrosi. L'evasione calcolata si aggira sui 30 milioni di euro. L'indagine, iniziata nel 2009 da Ferrara e Reggio Emilia, arrivò anche a San Marino, poiché una delle persone arrestate, Patrizia Gianferrari, era stata legale rappresentante della Soc.Int. Srl di Fiorina: la rogatoria fu eseguita nel gennaio 2010, con le perquisizioni alla sede, e 10 scatoloni di documenti sequestrati. La società era stata sospesa dal congresso di Stato mesi prima. L'evasione dell'Iva inizialmente avveniva con la Errelle srl di Reggio Emilia, poi trasferita formalmente a Panama. Ciancimino sarebbe stato amministratore di fatto delle società e al vertice dell'associazione: i pm gli contestano anche il fatto di aver favorito la 'ndrangheta, fu intercettato al telefono con un affiliato di una cosca di Gioia Tauro, ma il giudice non gli ha riconosciuto l'aggravante, mentre resta aperta l'indagine per riciclaggio da parte della Dda, ancora coperta da segreto istruttorio.
Francesca Biliotti
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