Assolto il pediatra Tartagni, era accusato di essere entrato nella cartella clinica del figlio dell'allora Segretario Santi
Assolto con formula piena il medico Vittorio Bianchi e la coppia accusata di avere riciclato i soldi della camorra. Le sentenze d'appello lette ieri
Oltre alla conferma della condanna per droga, che ha portato ieri in carcere il sammarinese Mirco Rossi di cui vi abbiamo dato conto ieri, sono arrivate al secondo grado di giudizio altre vicende processuali note. Una riguarda una vicenda di riciclaggio di denaro ritenuto frutto di reati fiscale bancarotta fraudolenta: confermata la condanna a 4 anni e 6 mesi Fabrizio Stefano Piras, Giancarlo e Arrigo Zurlo, Oreste Polloni, Giuseppe Serrano, Francesco e Nicolò Gomirato. Con la conferma della condanna i 2,4 milioni di euro sequestrati verranno incamerati dall'Erario sammarinese. E' stata assolta invece in appello la coppia di Caserta che era stata condannata in primo grado per riciclaggio di denaro della camorra. Il giudice Brunelli ha ritenuto che non ci fossero prove a sufficienza nei confronti di Emilio Izzo e di Monica Di Nuzzo. Sarà loro riconsegnato il milione e 900 mila euro posto sotto sequestro.
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Assolto per insufficienza di prove sul dolo, il medico pediatra Lorenzo Tartagni, che era accusato di essere entrato nella cartella clinica del figlio minore dell'allora segretario alla Sanità Franco Santi. “Annullata inoltre- spiega il suo legale, l'avvocato Alessandro Cardelli- la precedente condanna al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituite (tra cui l’Istituto Sicurezza Sociale), al pagamento delle spese del procedimento e delle spese e onorari relativi alla costituzione e all’assistenza delle parti civili". "Dalla sentenza emerge – prosegue - l’assoluta mancanza di dolo da parte del Dott. Tartagni nel momento in cui effettuava l’accesso, viste le dichiarazioni rese a dibattimento da diversi medici dell’Istituto Sicurezza Sociale”.
Assolto anche il medico Vittorio Emanuele Bianchi, accusato in primo grado di esercizio abusivo della professione Il professionista esercitava sul Titano nonostante la radiazione dall'ordine dei medici di Rimini perché coinvolto in alcune indagini antidoping. Essendo tuttavia la condanna annullata dalla Cassazione, è venuta a meno anche la radiazione ed il medico è stato assolto con formula piena.
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