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Avvisi di Garanzia: dimissioni in Banca Centrale dal Coordinamento di Vigilanza

9 giu 2015
Avvisi di Garanzia: dimissioni in Banca Centrale dal Coordinamento di VigilanzaAvvisi di Garanzia: dimissioni in Banca Centrale dal Coordinamento di Vigilanza
Avvisi di Garanzia: dimissioni in Banca Centrale dal Coordinamento di Vigilanza - Prima l'autosospensione, in via cautelativa, poi il ritorno nel coordinamento della Vigilanza, o ogg...
Prima l'autosospensione, in via cautelativa, poi il ritorno nel coordinamento della Vigilanza, o oggi le dimissioni, a seguito del ricevimento di due avvisi di garanzia. Tutto accade in poco più di un mese e vede come protagonisti le figure apicali di Banca Centrale: il Direttore Generale, Mario Giannini e il Responsabile del Dipartimento di Vigilanza, Andrea Vivoli. Francesco Ielpo, il terzo dirigente sospesosi volontariamente, si era già dimesso nei giorni scorsi per motivi personali. Un tira e molla legato all'azione della magistratura, impegnata su una serie di indagini giudiziarie, e in particolare sulle questioni legate al rapporto fra politica e affari. La prima decisione di lasciare l'organismo di vigilanza, Giannini e Vivoli l'avevano assunta il 25 aprile scorso, per ragioni di opportunità e, come avevano fatto sapere subito dopo “per senso di responsabilità”. Il giudice Alberto Buriani aveva disposto il sequestro di documenti nella sede di Via del Voltone e il timore che Banca Centrale fosse in qualche maniera interessata dagli atti giudiziari, aveva suggerito l'autosospensione. Ma 25 giorni dopo, il 20 di maggio, la serie di rinvii a giudizio non vede il coinvolgimento dei vertici di Banca Centrale, che decidono allora di rientrare a pieno titolo nei rispettivi ruoli. Oggi una nuova svolta riapre la questione: Mario Giannini e Andrea Vivoli ricevono un avviso di garanzia e comunicano immediatamente le dimissioni dal Coordinamento di Vigilanza. Gli inquirenti intendono vederci chiaro sulle trattative aperte per le cessioni di Banca Commerciale ed EuroCommercial Bank, ma soprattutto sull'ipotesi di trasferimento di 6 miliardi di dollari da una banca del Giappone, da parte di un cittadino ungherese interessato all'acquisizione di una banca. Operazione mai concretizzata. Ai vertici di Banca Centrale si contesta la mancata segnalazione all'AIF, l'Agenzia di Informazione Finanziaria della presunta operazione sospetta, che avrebbe potuto nascondere un tentativo di riciclaggio. All'epoca Banca Centrale spiegò che le informazioni ricevute avevano fatto ritenere il progetto non accoglibile, ma i magistrati vogliono capire perchè la cosa non venne segnalata all'AIF, così come previsto.
Delle nuove dimissioni si discuterà giovedì mattina, nel Consiglio Direttivo del Coordinamento di Vigilanza, sia Giannini che Vivoli restano operativi nei loro ruoli all'interno di Banca Centrale, quelli cioè di Direttore Generale e di Responsabile del Dipartimento di Vigilanza.
SB

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