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Banca Centrale: nei prossimi giorni Giannini e Vivoli saranno ascoltati dai magistrati

10 giu 2015
Banca Centrale: nei prossimi giorni Giannini e Vivoli saranno ascoltati dai magistratiBanca Centrale: nei prossimi giorni Giannini e Vivoli saranno ascoltati dai magistrati
Banca Centrale: nei prossimi giorni Giannini e Vivoli saranno ascoltati dai magistrati - C'è grande apprensione e preoccupazione il giorno dopo le dimissioni dei due alti dirigenti di Banca...
C'è grande apprensione e preoccupazione il giorno dopo le dimissioni dei due alti dirigenti di Banca Centrale, Mario Giannini e Andrea Vivoli, destinatari della comunicazione giudiziaria in cui la magistratura li ha informati di aver aperto un'indagine sul loro conto. Domani la questione approderà nel Consiglio Direttivo di Banca Centrale, che dovrà pronunciarsi sulle dimissioni presentate, ma non solo. La faccenda è molto delicata ed è difficile prevedere quali sviluppi potrebbe riservare. In primo luogo si deve capire che cosa la magistratura contesti nello specifico ai due dirigenti. Secondo le prime informazioni, la contestazione riguarderebbe la mancata segnalazione all'AIF, l'Agenzia di Informazione Finanziaria, di operazioni sospette, come quella dell'uomo d'affari ungherese, che aveva in progetto di trasferire sul Titano sei miliardi di dollari. Un affare che non si è mai concretizzato, questo è vero, ma per i giudici l'ente di vigilanza aveva il dovere di segnalare immediatamente il caso alle autorità competenti, perchè potessero verificare se si trattasse di un caso di riciclaggio. Ma stando alle voci, non confermate, potrebbe esserci altro. Tutto starebbe nelle carte sequestrate in Via del Voltone il 10 settembre scorso, quando commissari della legge, Alberto Buriani e Simon Luca Morsiani che stanno indagando sulle vicende del Conto Mazzini ma più in generale sull'intreccio fra politica e affari, si sono presentati negli uffici di Banca Centrale per procedere all'acquisizione di numerosi documenti. Pochi giorni dopo sono stati convocati in tribunale il presidente, Renato Clarizia e il Direttore, Mario Giannini, sentiti dai giudici del pool come persone informate dei fatti, e successivamente gli ispettori Andrea Vivoli e Francesco Ielpo, sempre come persone informate dei fatti. Ora, la svolta degli avvisi di garanzia e delle dimissioni apre una nuova situazione, che si aggraverebbe ulteriormente nel caso il tribunale dovesse decidere per il rinvio a giudizio. Nei prossimi giorni Giannini e Vivoli saranno nuovamente convocati dai magistrati per un nuovo colloquio. Anche la politica si sta interrogando sul da farsi e la maggioranza si sta ponendo il problema verificando una serie di soluzioni possibili, fra le quali la sostituzione anticipata negli incarichi in scadenza. Per ora nessuno commenta, si attende l'esito della riunione del Consiglio Direttivo di Banca Centrale, convocata per domani mattina.
SB

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